“Ho dato io il coltello a Loris, gli serviva, mi ha detto, per tagliare le corde per gli attrezzi della palestra. Poi quel coltello non l’ho più visto a casa“. Sono parole della moglie di Loris Stecca, l’ex campione del mondo di pugilato a processo davanti al tribunale collegiale di Rimini.
Stecca è accusato del tentato omicidio di Roberta Cester, socia della palestra di Viserba in cui allenava fino al giorno dell’aggressione: il 17 dicembre 2013. L’ex campione, che si trova ai domiciliari, stamattina era in aula, difeso dagli avvocati Luca Ventaloro e Piero Venturi. La moglie ha raccontato che il coltello fosse stato preso dalla loro cucina circa un anno prima dell’aggressioneper essere portato in palestra il giorno dell’inaugurazione.
Sentita come teste anche la figlia appena 18enne del campione, che ha raccontato di una telefonata ricevuta dalla Cester nella quale la donna ammetteva la relazione col pugile che pretendeva per sé. “Mio padre ha scelto la famiglia”, ha poi dichiarato la ragazza. L’udienza è quindi stata aggiornata al 20 maggio per discussioni finali. Il Resto del carlino