Rimini. Proposte indecenti agli hotel: camera e colazione a otto euro

hotel-belvederePERNOTTAMENTO e colazione a otto euro in un hotel di Marina Centro. L’ennesima offerta indecente è arrivata, per mail, a un albergatore riminese da parte di un noto tour operator locale che lavora con il mercato russo. «La richiesta – spiegano dalla struttura ricettiva – riguardava la collocazione di un gruppo di turisti russi in occasione della fiera Ecomondo, dal 3 al 6 novembre. Siamo purtroppo abituati a proposte scandalose, ma questa rappresenta il nostro ‘record’». Ha fatto meglio – anzi peggio – quella trovata lo scorso giugno da un cliente su un portale di prenotazione online: 2 euro per una notte, colazione compresa. Gli 8 euro attuali segnano un primato ‘offline’, per così dire. «Non è stato un tentativo buttato là – continua l’albergatore di Marina Centro – tanto che il tour operator in questione ci ha poi anche chiamato al telefono per chiederci se avevamo ricevuto l’email. Roba da pazzi». Inutile aggiungere che l’hotellier ha cestinato la proposta indecente. Con la quale venivano richieste una dozzina di stanze per ventidue ospiti. Due a mezza pensione, per le quali l’offerta sale alla stratosferica cifra di 12 euro a persona, e venti a pernottamento e colazione. Alcune doppie, qualche tripla e una singola (per la quale il tour operator ‘offre’ 4 euro di supplemento, bontà sua). «Ma non tutti i nostri colleghi rifiutano – conclude l’albergatore– altrimenti queste cose non si ripeterebbero così spesso». «Qualcuno che le accetta c’è, non sono neppure casi tanto isolati – osserva Sandro Giorgetti, presidente regionale di Federalberghi –. Oltre a dover scalare la tassa di soggiorno, l’albergatore deve pagarci le spese, le varie Imu, Tari e tasse varie che sono sempre in aumento». E come mai qualcuno accetta, secondo lei?
«Accettano albergatori che sono disperati, alla canna del gas – prosegue Giorgetti – che preferiscono rimetterci, e ci rimettono anche offrendo servizi che possono essere solo di infima qualità, perché sono indebitati e hanno necessità di far circolare un po’ di soldi, da girare alle banche e ai loro creditori. Ma sono ovviamente soluzioni di corto respiro, che non portano da nessuna parte. Piuttosto che lavorare a queste condizioni, farebbero bene a chiudere baracca e burattini e cambiare mestiere». «Particolare di non secondaria importanza – chiosa Giorgetti – è che chi lavora a questi livelli, fornendo servizi di pessimo livello, squalifica pesantemente la nostra offerta turistica, guastando in questo modo anche il lavoro serio e gli sforzi della stragrande maggioranza degli albergatori».

Resto del Carlino

(foto di repertorio)