Favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. E’ l’accusa alla quale deve rispondere una riminese proprietaria di tre appartamenti e i suoi due figli. All’interno dei locali alcune ragazze esercitavano il mestiere più antico del mondo. Secondo le accuse la donna non poteva non saper cosa accadeva tra le mura di casa.
La signora si difende affermando di avere un regolare contratto di affitto e di non sapere il reale impiego delle ragazze. Assieme a lei sono indagate altre due persone. Una è comparsa in Tribunale a Rimini nella giornata di mercoledì. Secondo le accuse era lei a gestire concretamente il “lavoro” delle ragazze.
La donna si è difesa giustificando il giro di denaro come un “rimborso spese”. L’altra accusata non è stata ancora rintracciata.
Sara Ferranti