Qualcuno è rimasto a bocca asciutta. Altri hanno rinunciato a fare le domande per ottenere i risarcimenti, per non dover perdere altro tempo e soldi dopo le prime segnalazioni fatte al Comune. Per alcuni alla fine invece i soldi arriveranno. Saranno 37 i proprietari delle case danneggiate a ricevere i rimborsi stanziati dalla Protezione civile, anche se le segnalazioni di danni al Comune, subito dopo gli allagamenti del febbraio 2015, furono oltre 120. Per chi è si visto accogliere la richiesta, sono in arrivo oltre 383mila euro. I maggiori risarcimenti andranno alle famiglie delle zone di Torre Pedrera e Vergiano, le due frazioni più colpite dallo tsunami del 2015. Tra queste anche quella di Daniele Manfroni, che si ritrovò la casa completamente sommersa al piano terra dall’acqua, e l’avvocato Giancarlo Migani, che riceverà una somma pari a 35.173 euro. «Come si dice in questi casi: meglio di niente. In realtà – ricorda Migani – secondo le stime fatte dai nostri tecnici, i danni ammontavano a quasi 90mila euro». Migani è tra i riminesi che hanno fatto causa per individuare le responsabilità degli allagamenti. La Procura ha da tempo aperto un’inchiesta contro i danni causati dal maltempo del 2015: gli avvocati delle famiglie vittime degli allagamenti ipotizzano anche il reato di disastro colposo.
