Rimini. Raddoppiati i tumori della pella. E’ un’emergenza

MelanomaI melanomi, tumori della pelle quasi raddoppiati nel giro di un anno: dai 150 del 2014 ai 230 del 2015. Di questi ultimo 68 sono stti individuati mentre erano ancora allo stadio iniziale.
Che cosa sta succedendo, dottore?
«Stiamo assistendo a una esplosione dei nuovi casi di melanoma e lo osserviamo soprattutto mettendo in relazione esposizione al sole e tipo di pelle».
Le ragioni di questa esplosione?
«L’abitudine di prendere il sole a intermittenza. Mi spiego meglio. Da molti anni c’è la moda di andare al mare nel week-end, stare moltissime ore al sole, senza protezione. Così facendo il sistema di difesa della pelle non ha il tempo necessario per attivarsi. Poi c’è un’altra brutta abitudine che hanno anche i riminesi e questo spiega l’esplosione dei casi».
Quale sarebbe?
«Di andare a prendere il sole nelle ore più calde della giornata, per esempio da mezzogiorno alle due/tre di pomeriggio. Per tanti anni lo hanno fatto e adesso iniziano a emergere i guai e per noi sta diventando un’emergenza: la mia équipe il 70 per cento del suo tempo lo impiega per la cura dei tumori cutanei».
Questi casi di melanoma che registrate colpiscono di più le donne o gli uomini?
«Un po’ di più le donne ma solo perché loro si controllano di più».
Che età hanno?
«Un terzo die pazieti sono sotto i 50 anni».
Ci sono persone particolarmente a rischio, quindi che devono prendere pochissimo sole?
«Certo: sono quelle che hanno un numero di nei maggiore di 50 sul corpo, le persone con la pelle molto chiara e sensibile e quelli che in famiglia hanno casi di melanoma».Che tasso di mortalità c’è per questo tipo di tumore?
«Per fortuna quello rimane stabile ma è chiaro che bisogna inviduare i tumori all’inizio: la diagnosi precoce è fondamentale. Poi vengono operati. Ma la prevenzione rimane la cosa più importante. Per questo abbiamo avviato un progetto con la Regione che coinvolge di bambini».
Può illustrarlo?
«Certo. Nella regione sono state individuate 14 scuole elementari , di cui tre nel Riminese, dove insegnare i bambini come prevenire i danni derivanti dallo stare troppo al sole senza proteggersi. Andremo nelle classi e spiegheremo tutto questo e come fare per evitare che poi si stia male da più grandi, anche grazie l’ausilio di video. Lo facciamo anche perché sappiamo che poi i bambini andranno a casa a riferirlo ai genitori e saranno loro a trasmettere le conoscenza ai più grandi. Sono i bimbi la nostra speranza nell’arginare questo grosso problema».

Monica raschi, Il Resto del Carlino