Personale della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri, dando esempio di professionalità e collaborazione, hanno provveduto a sottoporre a fermo un uomo del 1984, senza fissa dimora, responsabile del reato di rapina aggravata, commessa poco tempo prima in via Regina Margherita.
Erano le ore 14.45, quando su disposizione della Sala Operativa della Questura di Rimini, una Volante della Polizia di Stato è stata inviata presso il locale pronto soccorso ospedaliero, dove era giunta una ragazza che lamentava di aver subito il furto della propria borsa e a seguito della condotta del reo, aveva riportato probabilmente la frattura di un dito della mano destra.
I poliziotti immediatamente intervenuti presso il nosocomio, ha raggiunto la persona offesa, la quale ha subito riferito di trovarsi a Rimini in via Regina Margherita per motivi lavorativi e che mentre si trovava a bordo della propria autovettura parcheggiata di fronte a un albergo intenta a parlare a cellulare con la propria madre, improvvisamente si è avvicinato un giovane sul lato destro del veicolo, lato marciapiede, il quale ha aperto lo sportello anteriore destro e ha afferrato la borsa della ragazza con il chiaro intento di asportarla.
La reazione della donna ha impedito che soltanto nell’immediatezza l’uomo portasse via quella borsa: la malcapitata ha infatti afferrato a sua volta la borsa tentando di impedirne il furto.
Quel giovane sconosciuto, a quel punto, al fine di portar a termine il proprio disegno criminoso ha iniziato a dare violenti strattoni alla borsa tanto da costringere la donna a mollare la presa.
Il reo si è quindi dato immediatamente alla fuga a piedi imboccando la vicina traversa della via Oliveti, inseguito dalla malcapitata, la quale nonostante il forte dolore che sentiva alla mano destra con la quale aveva tentato di impedire il furto della propria borsa, è uscita anch’ella dall’auto e lo ha inseguito gridando aiuto.
Il ladro, dopo aver guadagnato alcuni metri di vantaggio, si è quindi fermato sempre sulla via Oliveti e dopo aver estratto dalla borsa il portafoglio, ha lanciato quella borsa a terra per poi allontanarsi sempre di corsa imboccando una traversa a sinistra, facendo perdere le proprie tracce.
La donna ha subito riferito che l’autore di quella rapina era un giovane di circa 30 anni, altezza media, un po’ robusto, di carnagione olivastra, con barba incolta, indossante un cappellino scuro, occhiali da sole, giubbino con fantasia mimetica e tonalità sul blu e una sciarpa probabilmente di colore scuro.
A quel punto la Sala Operativa della Questura ha diramato le ricerche dell’autore della rapina a tutte le auto impegnate nel controllo del territorio, estendendo la nota anche ai militari dell’Arma dei Carabinieri.
La sinergica attività dei poliziotti e dei carabinieri e la comprovata collaborazione tra le Forze di Polizia hanno consentito di raggiungere dopo poco tempo l’ottimo risultato e cioè l’individuazione e l’arresto dell’autore del crimine.
I Carabinieri infatti dopo poco la diramazione della nota di ricerche hanno riferito di aver intercettato un uomo, la cui descrizione era perfettamente corrispondente a quella fornita dalla donna persona offesa: si tratta di un uomo pregiudicato per reati predatori, da poco scarcerato dalla misura alternativa della Detenzione Domiciliare. L’uomo era stato bloccato dai Carabinieri in quanto dopo aver litigato per strada, motivo per il quale era stato richiesta l’intervento di una pattuglia mediante 113, con la sua ex compagna si era dato alla fuga alla vista dei militari.
Immediatamente bloccato in sicurezza, i Carabinieri hanno condotto quell’uomo presso gli Uffici della Questura di Rimini, dove poliziotti e militari lo hanno congiuntamente sottoposto a fermo di indiziato di delitto e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
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