I rapinatori erano di casa. I presunti autori del sequestro dell’anziana signora alla Gaiofana, sono stati arrestati l’altra notte dalla Squadra mobile. Sono Ylenia Noviello, 23 anni, figlia della vicina di casa della vittima, e il compagno, Salvatore Zappalà, un pregiudicato di 25 anni, originario di Catania. Due giovani sbandati che ora devono rispondere di sequestro di persona e rapina.
Ylenia, la vittima la conosceva bene, quasi l’aveva vista crescere. Così, quando lunedì pomeriggio aveva suonato a casa sua, l’aveva fatta entrare e le aveva offerto un caffè. La ragazza però era andata subito al sodo: non aveva un soldo, lei e il fidanzato dovevano pagare il residence ed era lì sperando che lei potesse darle qualcosa, in nome dei vecchi tempi. La donna le aveva allungato dieci euro, ma Ylenia aveva insistito per averne ancora, così l’anziana gliene aveva dati altri venti, quelli destinati alla parrocchio. Secondo il racconto della donna, a un certo punto aveva capito che fuori dalla porta c’era un’altra persona, così era andata ad aprire. Si era trovata di fronte un giovane magro e alto con la faccia coperta da un ombrello che teneva spalancato davanti a sè. L’aveva spinta con violenza all’interno dell’appartamento, facendola indietreggiare fino alla camera da letto. Lei aveva gridato, ma Ylenia, che pure un attimo prima era al suo fianco, era scomparsa. Lo sconosciuto, che lei non è mai riuscita a vedere in viso, l’aveva fatta mettere in ginocchio e l’aveva legata mani e piedi con del nastro adesivo che le aveva messo anche sulla bocca. L’aveva chiusa dentro, e se n’era andato a frugare nel resto dell’appartamento. A liberare la poveretta, tre ore dopo, era stata la stessa mamma di Ylenia. Era stata la figlia a chiamarla, raccontando che mentre si trovava a casa dell’anziana a bere un caffè, avevano fatto irruzione due romeni. Avevano mandato via lei, ma non sapeva cosa fosse accaduto alla donna. La madre era corsa subito dalla vicina insieme a un conoscente, e l’aveva trovata legata e imbavagliata, completamente sotto choc. Agli investigatori, la vittima aveva fatto subito il nome di Ylenia, e questi avevano concluso che la storia che la ragazza aveva raccontato alla madre non stava in piedi, e che lo sconosciuto con la faccia nascosta dall’ombrello altri non era che ilsuo complice. Salvatore Zappalà, appunto, un giovane a cui Ylenia era legata da qualche tempo, con gran dispiacere della famiglia che vedeva la figlia completamente soggiogata da un poco di buono. La Polizia si è messa subito in caccia, e in poche ore è riuscita a trovare il residence dove i due alloggiavano. Al momento dell’arresto non hanno detto una parola, forse si difenderanno oggi, quando compariranno davanti al giudice. Il Resto del Carlino
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