«CI HANNO rubato il Natale». Brutta sorpresa quella trovata sotto l’albero da Pierluigi Nanni, titolare della storica pasticceria ‘Soriani’, una delle più conosciute di Rimini e provincia. Durante la notte, alcuni ladri si sono introdotti nel laboratorio di via Vittorio Colonna, facendo razzia completa di tutte le ceste regalo già prenotate da diverse settimane e pronte per essere consegnate. Panettoni, torroncini, cioccolatini e spumanti: doni destinati a rallegrare le festività dei riminesi (e le loro tavole), ora spariti nel nulla. «E adesso come lo spiego ai miei clienti?» mastica amaro il proprietario della pasticceria.
Nanni, quando è avvenuto il furto?
«Tra le 23 e la mezzanotte di martedì. I malviventi hanno approfittato dell’unico momento in cui laboratorio era incustodito. Di solito infatti mia moglie esce dallo stabile verso le 23, mentre a mezzanotte inizia il turno uno dei nostri dipendenti. Hanno colpito proprio in quel breve intervallo di tempo. Questo mi fa pensare che ci stessero osservando e che avessero pianificato tutto nei minimi dettagli».
Come hanno fatto entrare?
«Hanno sollevato la serranda sul retro e forzato una porta. Non credo abbiano usato grimaldelli o altri attrezzi da scasso».
Cos’hanno portato via?
«Nel laboratorio c’erano quasi una sessantina di ceste natalizie: ne hanno rubate circa la metà».
Cosa contenevano le ceste?
«I classici prodotti del Natale: panettoni, pandori, torroni, cioccolatini, bottiglie, biscotti e altri generi alimentari. Ad alcune erano stati aggiunti dei bellissimi piatti di Murano, scelti appositamente dai nostri clienti. Si trattava di ‘pezzi’ che avevo messo da parte appositamente: ora sarà impossibile sostituirli».
Finita qui?
«No. I ladri hanno rubato anche due grandi scatole contenenti un centinaio di panettoni. In tutto, direi che il valore della refurtiva supera i tremila euro. La cosa che mi sorprende è che non hanno minimamente toccato i soldi in cassa, anche se a dire la verità si trattava di pochi spiccioli. Insomma, si sono concentrati quasi esclusivamente sulle ceste. È come se avessero voluto rubarci il Natale».
Cosa dirà ai suoi clienti?
«Siamo molto amareggiati, ma purtroppo questa situazione non dipende da noi. E’ un peccato, perché molte persone erano venute qui appositamente e avevano composto il loro cesto con grande cura e attenzione, anticipando anche dei soldi. Non saprei nemmeno come contattare tutte quelle persone. Sfortunatamente poi alcuni pezzi o prodotti scelti dai clienti erano disponibili in numero limitato: e quindi non sarà nemmeno possibile riampizzarli. Invito chi aveva prenotato una cesta qui da me a contattarmi: faremo del nostro meglio per rimediare».
Resto del Carlino