Rimini. “Realizzerò il sogno di mio padre, riportando le cupole al Grand Hotel”

bataniDENTRO i saloni illuminati dai grandi lampadari è tutto un correre a destra e a sinistra. Di camerieri, di addetti alla reception, di clienti arrivati da ogni parte del mondo. Perché stasera c’è da festeggiare il Capodanno, e anche questa volta il Grand Hotel intende offrire il meglio ha chi lo ha scelto per trascorrere la notte più lunga dell’anno. Ma sarà il primo senza Tonino Batani intento ad accogliere i clienti nella hall, a fare il giro per i tavoli per porgere i suoi romagnolissimi saluti agli ospiti di maggiora riguardo. E’ passata solo una settimana dalla morte del ‘signore delle stelle’, l’imprenditore che nel 2007 comprò a suon di milioni l’hotel caro a Fellini. Un vuoto grande e silenzioso, perché «si deve andare avanti, in qualche modo». Ma la volontà della famiglia Batani è quella di portare avanti tutti i grandi progetti che Antonio aveva per l’albergo. Restavano ancora tanti sogni da compiere dopo quello (il più grande di Batani) di comprare il Grand Hotel. «E noi faremo il nostro meglio per realizzarli», annuisce Paola Batani, che con i fratelli Gianni e Cristina e la madre porta avanti la gestione del ‘Select hotels’, il gruppo della famiglia Batani.
Suo padre Tonino nel 2007, appena mise piede al Grand Hotel da proprietario, dichiarò di voler ricostruire le due famose cupole andate distrutte nell’incendio del 1920. Un progetto rimasto nel cassetto per ora…
«L’avevamo accantonato, ma solo momentaneamente, per portare a termine altri interventi. La ricostruzione delle cupole si farà, lo posso dire fin d’ora. Si farà perché quello è sempre stato il sogno di mio padre per il Grand Hotel. Si farà per rendere questa struttura ancora più speciale. Ci stiamo lavorando, andiamo in quella direzione. E non ci fermeremo lì».
Come cambierà il Grand Hotel?
«In questi anni, e si è visto, abbiamo investito tanto per migliorarlo e riqualificarlo. Ora è arrivato il momento di ampliarlo (completandolo sul lato mare). Se ne sta discutendo già da tempo col Comune, abbiamo un progetto definito. E in quell’intervento è prevista anche la ricostruzione delle cupole».
Il sindaco Gnassi, il giorno dopo la morte, ha rivelato che la famiglia Batani ha presentato anche un progetto per il nuovo lungomare di Rimini, nel tratto che interessa il Grand Hotel e la sua spiaggia.
«Mio padre ci teneva tantissimo. Il giorno prima che morisse, io e lui eravamo venuti appositamente qui al Grand Hotel per firmare la proposta per il Parco del mare, che poi l’architetto ha consegnato agli uffici comunali. Un progetto che prevede una riqualificazione con una sorta di passerella sul mare. E’ la dimostrazione di quanto mio padre tenesse al Grand Hotel. Prima di comprarlo, diceva sempre che era il suo sogno gestirlo… Ancora non mi sembra vero che sia morto».
Una morte improvvisa, che ha lasciato tutti di sasso…
«Vero. Mio padre stava benissimo. Ha lavorato fino all’ultimo. E io faccio ancora tanta fatica a parlare di lui. Quello che posso dire è che rilanceremo il Grand Hotel come avrebbe voluto lui».

Resto del Carlino