Il 59enne di origine siciliana accusato di maltrattamenti in famiglia sul patrigno 82enne ha visto convalidato il suo arresto, ma il giudice ha deciso di revocare la custodia cautelare in carcere. Ora l’uomo dovrà vivere in un’altra abitazione rispetto a quella dei suoi familiari e sarà sottoposto al divieto di avvicinamento alla persona offesa del reato, oltre all’applicazione del braccialetto elettronico.
Durante l’interrogatorio di garanzia, il 59enne ha ammesso di aver reagito violentemente nei confronti del patrigno nel cortile della Caserma dei Carabinieri, dove si trovavano insieme alla madre affetta da demenza senile per presentare una denuncia contro altri familiari. Questo episodio si è verificato a seguito della dimenticanza da parte del patrigno dei documenti che certificassero la malattia della donna, causando stress emotivo al 59enne.
Il 59enne ha anche raccontato di situazioni di tensione in casa, come quando aveva redarguito il patrigno per aver fatto cadere la donna, ma ha assicurato di essersi scusato successivamente per le sue reazioni. Ha inoltre dichiarato di aver accudito e assistito il patrigno durante i suoi problemi di salute. Ora, in attesa del processo, potrà tornare in libertà.
L’avvocato Piero Venturi ha difeso il 59enne durante tutto il procedimento giudiziario.