Rimini. Record di multe, il Comune incassa 16 milioni. Dagli autovelox 10mila sanzioni al mese. Guerra di cifre tra maggioranza e opposizione

comune riminiA Palazzo Garampi si guardano bene dal rendere noti i numeri sulle multe fatte dagli autovelox. Ma una cosa è certa: i tre impianti attivati da gennaio sulle vie Euterpe, Settembrini e Tolemaide consegneranno a fine anno un piccolo ‘tesoretto’ al Comune di Rimini. Il dato è emerso ieri nella commissione consiliare in cui si è discusso (e approvato) l’assestamento del bilancio 2016. Per l’anno in corso vengono stimati, dalle multe, introiti per poco meno di 16 milioni. E’ una cifra che tiene in conto non soltanto delle sanzioni del 2016, ma pure del potenziale recupero delle pregresse, «nonché – mette subito le mani avanti l’assessore al Bilancio Gian Luca Brasini – delle spese di recupero per le stesse multe, così come dell’accantonamento prudenziale di oltre 2 milioni di euro destinato al fondo crediti di dubbia esigibilità. In realtà dunque l’aumento degli degli incassi dalle sanzioni, rispetto alle nostre previsioni iniziali, è di circa 1,1 milioni di euro».
Ma sulle multe è guerra di cifre. Ieri mattina sia Gioenzo Renzi che Gennaro Mauro hanno attaccato l’amministrazione accusando Palazzo Garampi di continuare a «fare cassa» con le sanzioni, grazie soprattutto agli autovelox. «La manovra di assestamento del bilancio – tuona il consigliere di Fratelli d’Italia – evidenzia un forte aumento delle sanzioni del 2016, con una previsione che passa da circa 9,5 milioni a oltre 15 milioni. Indubbiamente si è fatto sentire l’effetto degli autovelox in via Settembrini e in via Euterpe». Nei primi mesi dell’anno gli autovelox hanno viaggiato a una media di circa 10mila sanzioni al mese. «Ho chiesto i dati disaggregati – annuncia Renzi – per conoscere le diverse cause di questo rilevante carico di sanzioni per i riminesi». Lo stesso farà anche il consigliere di Uniti si vince Gennaro Mauro. Convinto che «il Comune abbia disatteso la sentenza della Cassazione, che ha stabilito come la distanza minima tra l’autovelox e il cartello di preavviso agli automobilisti non debba essere inferiore a 400 metri. Morale della favola: ci ritroviamo a luglio a bilancio 4 milioni e 950mila euro in più di incassi dalle multe, rispetto alla previsione iniziale». «Non è così – replica Brasini, che ha bacchettato anche in commissione Mauro e Renzi sulla questione – L’aumento degli incassi, rispetto a quanto previsto inizialmente, è di 1,1 milioni. Sono tante le multe degli autovelox, ma sono anche fortemente diminuite le sanzioni per i divieti di sosta…». E «in ogni caso Rimini è tra i Comuni più virtuosi nel reinvestire i soldi delle multe in sicurezza stradale, interventi per migliorare le strade, educazione stradale, formazione degli agenti della polizia municipale».
NELLA MANOVRA di assestamento di bilancio approvata ieri mattina, più delle multe a preoccupare Brasini e l’amministrazione sono i tagli derivanti dai mancati rimborsi da Roma. Pesa, in particolare «l’ammanco di 1,2 milioni derivante dal parziale rimborso, da parte del governo, delle agevolazioni Imu – sottolinea l’assessore Brasini – Era previsto invece il rimborso totale». Lo stesso vale per la Tasi: il Comune di Rimini aspetta ancora oltre un milione di euro rimborso. «E nei confronti dello Stato – ricorda l’assessore – vantiamo ancora un credito di 5 milioni per le spese di manutenzione del Tribunale». Tagli «occulti» che nemmeno gli incassi dalle multe riescono a pareggiare. Il Resto del Carlino