Nella consueta seduta del giovedì sera, il Consiglio Comunale di Rimini ha respinto la mozione presentata da Gioenzo Renzi, Capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, che chiedeva il trasferimento della Moschea dal Borgo Marina in un’altra zona della città e con un locale compatibile allo svolgimento della normale attività di culto.
(estratto del suo intervento)
Il problema perdura da 13 anni, con l‘insediamento nel 2004 della Moschea in una casetta di Corso Giovanni XXIII, destinata catastalmente ad uso ufficio ma utilizzata come luogo di culto, in particolare tutti i venerdi della settimana e nel mese del “ramadam”, anche se inadeguata a contenere le centinaia di mussulmani che vi accedono da ogni parte della città e da fuori, senza parcheggi per auto, moto, cicli, con la conseguente occupazione di strade, passi carrai, marciapiedi.
L’Ass. Sadegholvaad ha detto semplicisticamente, che si tratta di un rapporto privato tra il proprietario di quell’immobile che lo ha ceduto in affitto all’Associazione Al Tawhid per attività culturale. Ma c’è l’evidenza di una targa con scritto “Moschea”, “tant’è che gli Agenti della Polizia Municipale per entrare e svolgere un controllo amministrativo, non a caso, sono stati costretti a togliersi le scarpe.
Sul trasferimento della Moschea, ci sono state le promesse, prima, dell’ex Sindaco Ravaioli nel 2005, in occasione della visita ufficiale alla Moschea, e, poi, del Sindaco Gnassi nel settembre 2011 nell’incontro con il rappresentante del Centro Islamico, ribadite il 28 Aprile 2012 in occasione della inaugurazione dei lavori di riqualificazione delle Via Mameli e San Nicolò.
Una voce diffusa parla di una trattativa in corso o conclusa per l’affitto o l’acquisto di un immobile per ampliare notevolmente la Moschea nel Borgo Marina, prima in Via dei Mille e ora in una ex officina in Via Mameli angolo Via San Nicolò.