LA CASTA abita qui: a Palazzo Garampi. Lo afferma Gioenzo Renzi (FdI) che prende di mira i venti dirigenti del Comune, ‘rei’ di incassare stipendi stellari, «che grazie al trattamento accessorio vanno dagli 80.000 a oltre 100.000 euro l’anno» (lordi, ndr). Stipendi che «non hanno certo risentito della crisi economica e della disoccupazione di questi anni, anzi sono sempre aumentati, e risultano rusperiori alle retribuzioni dei dirigenti del settore privato». Renzi li confronta anche con le retribuzioni medie dei ‘soldati semplici’, i dipendenti comunali ‘non graduati’: «sui 1.100 – 1.200 euro, una differenza abissale». Renzi nel consiglio comunale dell’altra sera ha contestato che «la giunta comunale abbia approvato due settimane fa il fondo di 826.258 euro per la retribuzione di posizione e risultato ai 20 dirigenti del Comune per l’anno 2015». La retribuzione dei dirigenti comprende una parte fissa (tabellare) e una variabile (accessoria) legata al livello di responsabilità e ai risultati. Mediamente la parte variabile, approvata per il 2015, è di 40mila euro, «che si aggiunge alla paga base di 43.310 euro». Renzi in consiglio ha chiesto di conoscere «le valutazioni delle performance dei singoli dirigenti e i risultati da loro ottenuti nei servizi pubblici ai riminesi». Il dirigente al Personale, Alessandro Bellini, ha risposto che gli stipendi sono pubblicati, voce per voce, sul sito del Comune: «L’amministrazione trasparente è un obbligo di legge». Sito sul quale – con un po’ di tempo a disposizione – si possono anche individuare le motivazioni che portano ai premi (retribuzione di risultato). Premiare i risultati positivi va bene. Ma punire chi sbaglia? Al massimo si arriva a non premiare. «Ma il conferimento della retribuzione di risultato – rilevano da Palazzo Garampi – non è obbligatorio. Se non la meriti non la ricevi, e scattano procedimenti di responsabilità, fino al licenziamento» (è accaduto). Renzi nota che «la spesa del personale del Comune permane sempre a 46 milioni di euro, ed è sostenuta con le tasse dei cittadini. Non abbiamo bisogno di riconoscimenti generalizzati ai dirigenti ma di una valorizzazione del merito e della qualità della prestazione lavorativa». Per questo chiede di conoscere le valutazioni delle performance dei singoli dirigenti e i risultati ottenuti nelle prestazioni dei servizi pubblici ai riminesi».
Resto del Carlino