Rimini. Rifornivano il centro storico di cocaina: in manette una banda di pusher

rimini arco di augustoA PAGARE la droga ai propri figli, alla fine, erano gli stessi genitori, costretti a tirare fuori centinaia di euro pur di saldare i debiti che i loro ‘pargoletti’ avevano lasciato in giro. Ma con gli spacciatori, soprattutto quelli albanesi, non si scherza. E l’ennesima conferma arriva dall’inchiesta, condatta dai carabinieri di Rimini e durata due anni che ha portato in carcere, ieri mattina su ordinanza del gip del tribunale, Sonia Pasini, un albanese di 44 anni, titolare di centro estetico del centro, ritenuto il rifornitore ufficiale di piccoli pusher (a loro volta consumatori) che inondavano di cocaina e di marijuana la movida riminese, ossia le zone del centro storico, da piazza Cavour alla Vecchia Peschieria per finire nel parcheggio di piazza Malatesta. Insieme a lui ai «Casetti» è finito anche un riminese di 32 anni. In un primo tempo per il giovane il giudice aveva disposto i domiciliari, ma i genitori si sono rifiutati di accoglierlo in casa. Ne avevano avuto abbastanza di quel figlio e della sua dipendenza dalla «neve » da sballo.
Erano stati quegli stessi genitori che, in più occasioni, erano stati costretti a sborsare centinaia di euro per far fronte alle spese sostenute dal 32enne per acquistare la cocaina. (…) Il Resto del Carlino