LUI può raccontarla. Quello che ha visto «non lo scorderò mai. E’ una situazione surreale, incredibile. E pensare che io potevo essere lì, nei luoghi colpiti dai terroristi venerdì sera». Perché Tommaso Della Motta, giovane albergatore riminese (e militante del Movimento 5 Stelle), le sue serate a Parigi, dove è arrivato mercoledì, le trascorreva sempre lì. In quei locali finiti sotto i colpi di kalashnikov degli attentati che hanno ferito il cuore di Parigi, e consegnato un bollettino di morte: 129 i morti accertati fino a ieri, oltre 200 feriti, e un’italiana di cui non si hanno più tracce. Tommaso
è uno dei tanti riminesi che si trovano in questi giorni a Parigi. «Io sono venuto qui in Francia – racconta al telefono, la voce segnata dall’emozione – per un importante convegno sull’ospitalità e sull’Airbnb (il fenomeno degli affittacamere sempre più diffuso nel mondo). Sono ospite da una signora nella sua casa, vicino a piazza della Repubblica. Mercoledì e giovedì sono andato nella zona dei locali dove sono avvenuti gli attentati, il teatro Bataclan è vicino a dove sono alloggiato». Venerdì sera però Della Motta insieme ad alcuni ragazzi ha partecipato a una degustazione di vini in un locale vicino alla Torre Eiffel, e ha cenato fuori. «Ho saputo quello che era successo dalla signora di cui sono ospite. Poco dopo le 22 e 30 mi ha telefonato e mi ha detto: Tommaso, non ti muovere da dove sei. Qui c’è stata una sparatoria. Subito dopo diversi amici mi hanno mandato messaggi dall’Italia per sapere se stavo bene». Della Motta è tornato nel suo appartamento intorno alle 3 di notte. «Le strade del quartiere erano piene di poliziotti, di ambulanze, di cameraman e giornalisti. Era una situazione incredibile». Anche ieri «Parigi non sembrava più Parigi. Per le strade c’era un silenzio irreale, spezzato solo dalle sirene». E Tommaso (che tornerà in Italia oggi) ripensa al pericolo che ha corso: «Se non avessi accettato l’invito alla degustazione sarei tornato lì anche venerdì sera, nei luoghi del massacro».
TRA I RIMINESI che si trovano nelle zone degli attentati anche Loretta Biondi, a Parigi per un convegno della Scuola Lacaniana. «Io e mio marito abbiamo preso un appartamento in affitto nel quartiere Marais. Giovedì sera siamo stati nella zona dove si trovano il Carillon e gli altri locali colpiti dai terroristi. Venerdì invece siamo rimasti in casa per vedere la partita. E’ stata la nostra fortuna». Loretta e il marito Giuseppe Lotti a Parigi hanno anche una figlia, Leonora, che abita lì vicino. «Ci ha chiamato subito, preoccupata. Lei sta bene, noi stiamo bene, ma siamo barricati in casa».
Resto del Carlino