Nel giorno dell’ufficialità dell’esclusione della Rimini Calcio dalla Lega Pro l’amministrazione comunale si è immediatamente attivata per dare un futuro ai colori biancorossi. L’obiettivo, in soldoni, è quello di ripartire dalla Serie D. Ma per perseguirlo, hanno spiegato il sindaco Andrea Gnassi e l’assessore allo Sport Gian Luca Brasini in una conferenza stampa, occorre un “progetto serio e concreto”, dunque di ben altro spessore rispetto alle manifestazioni di interesse degli ultimi mesi che non hanno portato a nulla. Dopo aver ricordato come i comuni possano muoversi esclusivamente entro un perimetro legislativo ben preciso (della serie fino a questo momento non era possibile intervenire, ndr), il primo cittadino ha illustrato il piano operativo. “Oggi abbiamo avuto un colloquio con il presidente Tavecchio che ha mostrato grande disponibilità e, soprattutto, abbiamo inviato una lettera alla Lega nazionale Dilettanti e alla Figc nella quale chiediamo di verificare l’attuazione dell’articolo 52 del Noif, al fine di ottenere una deroga e la possibile iscrizione della squadra anche a partire dalla Serie D”. A tale proposito è stata lanciata una “call”, una chiamata pubblica a livello locale e nazionale rivolta a tutti coloro che sono interessati al rilancio del calcio a Rimini. “Chi si presenta – ha proseguito il sindaco Gnassi -, dovrà farlo formalmente, con un piano industriale di medio e lungo periodo che contempli risorse e investimenti e che salvaguardi il settore giovanile”. E’ stato poi il turno dell’assessore allo Sport. “Date e scadenze definite non ce ne sono ma il tempo è poco perché non c’è nulla, dobbiamo ripartire da zero e farlo nel miglior modo possibile – ha affermato Brasini -. Entro una settimana vogliamo individuare il progetto capofila, ed eventualmente fare sintesi in modo da riunire le forze in campo. Tale soggetto si dovrà poi affiliare alla Federazione in modo tale da, entro la prima decade di agosto, essere pienamente operativo e pronto ad affrontare la nuova stagione”.
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