Rimini. Rimini: rapita e malmenata dai mimi delle elemosine si getta dal balcone, sparito il teste chiave

tribunale riminiFu un caso di racket dell’elemosina, vittima una donna nomade, sequestrata e picchiata da un gruppo di rumeni, infine costretta a gettarsi dal primo piano di una palazzina per sfuggire ai suoi aguzzini. La vicenda, avvenuta nel luglio 2013 in via Cariddi a Rimini, portò all’arresto e alla condanna di tre cittadini rumeni, appartenenti a un gruppo che viveva di espedienti e di elemosine, in particolare esibendosi e truccandosi, nelle vie del centro storico, come mimi. Lunedì 13 giugno a Rimini si è tenuta un’udienza del processo che vede imputati altri due rumeni, il primo arrestato a Londra nel settembre 2015, il secondo ancora latitante, difeso d’ufficio dall’avvocato Massimiliano Picci. Ed è latitante, fatto che ha costretto il giudice a disporre il rinvio nell’udienza odierna, anche il testimone chiave del pm: i precedenti testimoni non avevano infatti dato certezze, secondo la difesa, sull’identità della persona arrestata a Londra e quindi sull’appartenenza di essa al gruppo dei sequestratori. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, gli uomini pretendevano dalla donna il pagamento della somma ingente di 10.000 euro, altrimenti avrebbero fatto del male a lei e al figlio.

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