Rimini, rincari sulle tavole delle feste: a Natale e Capodanno il 31% delle famiglie taglia le portate

I preparativi per i tradizionali appuntamenti gastronomici di fine anno sono segnati quest’anno da un conto decisamente più pesante per le famiglie riminesi. Secondo le ultime rilevazioni, i costi per imbandire la tavola durante la Vigilia, il Natale e San Silvestro subiscono aumenti significativi, spingendo oltre il 30% dei consumatori a rivedere i propri piani riducendo il numero delle portate.

L’analisi condotta da Federconsumatori Rimini mette in luce un panorama economico complesso a poche ore dall’inizio ufficiale delle festività. L’associazione evidenzia come i prezzi di prodotti chiave quali pesce, carne e i classici dolci da ricorrenza, come i panettoni, abbiano raggiunto livelli molto elevati. Di conseguenza, l’attenzione al risparmio diventa prioritaria per evitare sprechi e contenere l’esborso finale, costringendo molti nuclei familiari a sacrificare quantità e qualità delle pietanze.

Dallo studio dell’Osservatorio emerge che la maggioranza dei cittadini trascorrerà la cena della Vigilia e il pranzo di Natale tra le mura domestiche o ospiti di parenti e amici. Tuttavia, una quota rilevante pari al 35,2% ha scelto di prenotare presso ristoranti o locali per uno degli appuntamenti principali, nonostante anche il settore della ristorazione registri rincari. Già nel mese di novembre 2025, infatti, nel territorio riminese si è osservato un aumento dei prezzi nella ristorazione del 4,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, una tendenza destinata a confermarsi durante i giorni di festa.

Entrando nel dettaglio delle cifre, Federconsumatori ha monitorato due tipologie di menu: uno tradizionale e uno più economico. Per quanto riguarda il pranzo o la cena di Natale, la spesa media per un menu classico si attesta sui 40,41 euro a persona, segnando un incremento del 5% rispetto al 2024. Optando per una versione ridotta e più economica, il costo scende a 27,52 euro a testa, con un risparmio calcolato intorno al 31,8%.

Per il cenone di Capodanno la spesa sale ulteriormente. Il menu tradizionale costerà 50,82 euro a persona, con un aumento del 2,8% sull’anno precedente. Chi sceglierà la via del risparmio, accettando prodotti di qualità inferiore o eliminando alcune portate, spenderà circa 37,40 euro a persona. L’associazione dei consumatori fa notare che le opzioni low cost implicano spesso rinunce significative sulla qualità di vini, spumanti e dolci, oltre al taglio netto di almeno una portata rispetto alla tradizione.

Di fronte alla stagnazione dei redditi e al costante aumento dei prezzi alimentari, le famiglie sono costrette a modificare le proprie abitudini. Per ammortizzare i costi, Federconsumatori suggerisce di sfruttare le promozioni della grande distribuzione in questi giorni o di rivolgersi alla vendita diretta per trovare un equilibrio tra qualità e prezzo. Cresce inoltre il ricorso ai prodotti surgelati, sebbene anche questi abbiano subito variazioni di prezzo al rialzo. In sintesi, le festività del 2025 si confermano un banco di prova oneroso per il portafoglio dei riminesi.