La Corte di Appello di Roma ha stabilito il risarcimento per le persone che sono state infettate durante le trasfusioni di sangue. Cinque riminesi riceveranno un indennizzo record di almeno 100 mila euro ciascuno in quanto hanno sofferto per lungo tempo di sintomi tipici dell’infezione Hiv o dell’epatite.
Una situazione causata dalla mancata vigilanza sulla sostanza ematica e sugli emoderivati. La sentenza ha anche respinto il ricorso del Ministero della Salute che scaricava la responsabilità sulle Regioni. Ministero invece principale colpevole perchè giudicato inadempiente della funzione di controllo e vigilanza su scala nazionale.
Salvatore Occhiuto