Rimini. «Rissa per una precedenza». Ragazzo in coma, due arresti

nuovo-pronto-soccorso-ospedale-infermi-rimini-e1304412987711Un ragazzo di 22 anni in fin di vita dopo una lite per una precedenza non data. Kevin Fiore, riminese, è ora ricoverato in coma all’ospedale Infermi di Rimini. In manette sono finiti i due aggressori, un riminese, di 39 anni, impiegato, e l’amico pesarese, 45, commerciante di auto a noleggio. Sono accusati di lesioni aggravate dal pericolo di vita.

LA POLIZIA dell’aeroporto ‘Fellini’ sta ancora cercando di ricostruire la dinamica, e soprattutto di scoprire se dietro il pestaggio ci sia qualcos’altro che non è ancora saltato fuori. Ma a sentire i testimoni e le vittime, tutto si sarebbe consumato per una precedenza non data. Il padre di Kevin, Giovanni, ha una licenza di noleggio con conducente e con il suo pulmino fa la spola con l’aeroporto. Kevin lavora con lui e ieri pomeriggio, poco dopo le 15, erano diretti al ‘Fellini’ con il pulmino carico di turisti russi. Insieme a loro c’era anche il fratello minore, Gary, di 19 anni. Ed è Gary a raccontare come poco prima di arrivare allo scalo si fossero trovati di fronte la Bmw mentre cercava di infilarsi sulla Statale uscendo dalla piazzola di un distributore. Parte il gestaccio e uno scambio di battute che si perdono strada facendo. O almeno così credono loro.
«Noi abbiamo tirato dritto verso l’aeroporto, ma quelli ci hanno inseguito e raggiunti nel piazzale». Hanno solo il tempo di fare scendere i turisti dal pulmino che se li ritrovano addosso. «Non hanno detto una parola, uno è uscito dall’auto e si è avvicinato. Mio padre pensava a un controllo di polizia, ha aperto il finestrino e quello l’ha colpito con un pugno alla tempia e gli ha strappato le chiavi dal cruscotto. Allora è uscito per riprendersele e a quel punto è arrivato Kevin, ed è stato colpito a sua volta». Il Resto del Carlino