«Puoi portare con te anche la tua amica Betty?». Le conversazioni tra il noto ristoratore di Riccione e la escort milionaria lascerebbero spazio a pochi dubbi, sul fatto che l’imprenditore mandasse clienti alla giovane donna. Una ungherese dai prezzi altissimi ma, dicono, anche di straordinaria avvenenza, che tra Rimini e la Perla aveva fior di contatti, coltivati tra alberghi e locali.
Gli inquirenti avevano messo il suo telefono sotto controllo dopo un esposto anonimo. Ma mentre lei era risultata estranea a certe brutte accuse che le venivano rivolte (il pm ha già chiesto l’archiviazione), dalle intercettazioni era saltato fuori un filone nuovo di zecca. E cioè un bel po’ di amici che le davano una mano a reperire clienti. L’unico interesse di questi, a onor del vero, era quello di soddisfare anche i propri di clienti. Personaggi di una certa levatura, come ad esempio due direttori generali di altrettante case di moda, che volevano concludere la serata al ristorante portandosi a letto una sventola. I servizi del ristoratore e dell’albergatore in questione (ora indagati per favoreggiamento della prostituzione), includevano quindi anche la telefonata alla ragazza, a cui dicevano dove andare e a quale camera bussare. Prezzo base, 300 euro. Il giro era di una certa consistenza, perchè in questi casi il passaparola vale oro, e altra gente aveva finito per rivolgersi a lei, mandata sempre dal titolare del locale che a quanto pare aveva una corsia preferenziale, e soprattutto garantiva che il cliente in questione non avrebbe fatto ‘bidoni’. Telefonate garbate in cui si parla di «fare compagnia per la notte», e di «servigi resi» che verrebbero comunque pagati in anticipo. Nelle intercettazioni compaiono anche diversi hotel in cui la escort sembra fosse di casa, e non solo in provincia di Rimini. Un ‘parco clienti’ non da poco, a cui la bellissima ungherese è stata però costretta a rinunciare. Ha fatto le valigie in fretta e furia, quando ha saputo che sulle sue tracce si erano messi Guardia di finanza e Agenzia delle Entrate. Senza farsi crescere l’erba sotto i piedi, la escort si è mossa seduta stante e per mesi è andata avanti e indietro a San Marino per portarsi via un po’ alla volta quei 5 milioni di euro che aveva depositato in una banca del Titano. Messo insieme l’intero malloppo, è scomparsa dalla circolazione.
