ERANO 1.200 le persone al Palacongressi di Rimini che hanno assistito al Concerto per la Vita, l’iniziativa benefica che da quattro anni i Rotary Club del territorio insieme ai vari club service (Lions, Soroptimist, Club 41, Inner Wheel, Round Table, Ladies Circle, Rotaract e Interact) organizzano per sostenere la ricerca sulla Còrrea di Huntington. Alla serata, quest’anno intitolata Serenata in Musica, è intervenuta anche la professoressa e senatrice a vita Elena Cattaneo, che guida un network internazionale con l’obiettivo di sconfiggere la malattia.
Sul palco, diretta dal Maestro Giorgio Leardini, gli archi dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana, al quale si è aggiunto il loro primo violoncello, il riminese Alessandro Culiani. Musiche di Mozart, Saint-Saëns e Ciaikovskij.
In avvio, a due settimane dalla strage di Parigi, il Maestro Franco Benedetto Rossi ha suonato l’inno francese al pianoforte. Ha presentato la serata Lucia Renati.
Il morbo di Huntington è una malattia devastante, ereditaria e neurodegenerativa, per la quale attualmente non esiste una cura. In maniera lenta ma progressiva, la patologia riduce la capacità di camminare, parlare e ragionare. Infine, chi è affetto dal morbo di Huntington diviene completamente dipendente dagli altri per la sua cura. La malattia prende il nome da George Huntington che per primo la descrisse nel 1872, come un disordine di tipo ereditario. Nel 1993 è stata scoperta la mutazione che causa la malattia a carico di un gene autosomico dominante che si trova localizzato nel cromosoma 4. Nonostante i numerosi studi clinici condotti negli ultimi dieci anni, a oggi nessun farmaco si è mostrato efficace. Attualmente gli studi sono rivolti alla ricerca di biormarcatori di cambiamento, sensibili e stabili, al fine di intervenire nelle prime manifestazioni della malattia.
Resto del Carlino