Rimini. Rovinato da Equitalia: ”Quando ho chiuso la mia attività avevo pagato tutti i fornitori e mi erano rimaste le tasse. Sono triplicate!”

Sede Equitalia«Equitalia mi ha messo in ginocchio, prima mi hanno pignorato la casa e poi un quinto dello stipendio». Il ‘conto’ presentato dall’Agenzia a Giorgio M. è della bellezza di un milione e 600mila euro, ma il primo round sembra averlo vinto lui, visto che l’avvocato della Federconsumatori, Stefania Urbinati, è riuscita a ottenere la revoca del ‘prelievo’ mensile, con la restituzione dei soldi già presi. Per il momento Equitalia ha fatto un passo indietro, ma ha già anticipato che non è finita qui.
La storia è quella di un 50enne riminese, qualche anno fa costretto a chiudere la sua ditta di autotrasporti a causa dei fallimenti altrui e della crisi. Se ne va senza debiti con i fornitori, ma l’Agenzia incombe perchè non è riuscito a pagare tutte le tasse. «Ero in difficoltà e disoccupato – racconta – ma ho pagato la prima cartella esattoriale che mi è arrivata per dimostrare la mia buona fede e ho tentato una trattiva per dilazionare il resto, ma non hanno accettato». Da quel momento è stato letteralmente inondato da cartelle esattoriali, e quello che secondo lui era un debito di 3-400mila euro, alla fine, tra more e multe è lievitato fino a un milione e 600mila euro. «Loro si sono presi la mia casa, l’hanno pignorata e messa all’asta. Ho avuto ugulmente la forza di non mollare e ho trovato un lavoro come dipendente». Giorgio prende circa 2mila euro al mese facendo molti straordinari, ma tra l’affitto che deve pagare e un quinto dello stipendio pignorato dalla sua ex moglie, non gli resta molto per vivere. Soprattutto da quando, mesi fa, Equitalia ha deciso di pignorargli un altro quinto. A quel punto Giorgio ha presentato un ricorso, a cui però non hanno nemmeno risposto. Così ha deciso di rivolgersi allo sportello di Viserba della Federconsumatori. E questa volta il ricorso è stato presentato dall’avvocato Urbinati, e vinto: quel prelievo non poteva essere fatto, essendocene già uno. Equitalia è stata quindi costretta a fare marcia indietro, e dovrà restituire a Giorgio i soldi che sono stati prelevati fino a questo momento. «Ho sempre lavorato onestamente, ma Equitalia mi ha rovinato, mi hanno trattato come un ladro. Adesso vivo con poco, ma almeno ho vinto questa piccola battaglia legale».