E’ UN ESAME molto meno invasivo per le pazienti. E finora ha già fatto risparmiare all’Ausl più di 300mila euro. Ma per usarlo al meglio occorre una telecamera a raggi infrarossi, che finora il reparto di chirurgia dell’ospedale di Santarcangelo era costretto a noleggiare. «Ora invece, grazie alla generosa donazione di una donna di Santarcangelo che era stata operata da noi, e dei suoi familiari, abbiamo potuto comprare finalmente l’apparecchio e portare a regime il nuovo esame con la tecnica del verde indocianina», annuncia con orgoglio Domenico Samorani (nella foto) il chirurgo che guida l’equipe di senologia dell’ospedale ‘Franchini’ di Santarcangelo.
Meglio di
un qualunque altro regalo di Natale, questa donazione, che consentirà al reparto di poter effettuare costantemente questo nuovo esame messo a punto proprio da Samorani e dalla sua equipe. La tecnica del verde indocianina consente di rintracciare il linfonodo sentinella del tumore al seno in maniera molto più rapida (la sostanza è sempre a disposizione), con un abbattimento dei costi pari all’80%, e riduce notevolmente i disagi per le pazienti. «Quando la signora ha saputo della nostra scoperta – spiega Samorani – si è fatta avanti chiedendo se poteva contribuire. E così, insieme ai suoi familiari, ha deciso di donarci la bellezza di 20mila euro, attraverso l’associazione ‘Paolo Onofri’». E’ la somma che serviva per poter acquistare la telecamera a infrarossi.
Uno strumento che si rivela fondamentale per l’attività del reparto di chirurgia dell’ospedale di Santarcangelo. Ma per il ‘Franchini’ resta da risolvere il problema dell’organico. In chirurgia infatti servirebbero due dottori in più rispetto a quelli attualmente in servizio nel reparto, che è sottodimensionato.
Resto del Carlino