Rimini. Scappa dalla clinica psichiatrica e viene travolto dal treno

binari_treno01Scappa dalla clinica psichiatrica e viene travolto dal treno. Date le condizioni del corpo, l’uomo non è ancora stato identificato ufficialmente, ma sembrano esserci pochi dubbi sul fatto che si tratti di un 40enne riminese, residente a Riccione, che viveva in una struttura di Bellaria. Cosa l’ha portato fin lì non si sa, anche se gli inquirenti non escludono che la vittima abbia tentato di prendere il treno per tornare a casa sua.
Il primo allarme ai carabinieri è arrivato l’altra sera a mezzanotte, quando la clinica ha inviato un fax avvertendo che uno dei loro ospiti era scomparso. La struttura in questione, convenzionata con l’Ausl, è di riabilitazione psichiatrica e ospita quindi non malati gravi ma persone per cui c’è un progetto, appunto, di riabilitazione. Il 40enne era uno di questi. Poteva uscire come gli altri, ma mai la sera. Il cancello d’ingresso della clinica è sorvegliato e viene accuratamente annotato quando uno esce e quanto rientra. Già in passato l’uomo era fuggito perchè voleva ritornare a casa sua, a Riccione, e gli orari di uscita gli erano stati quindi ristretti, poi però si era rimesso in carreggiata e tutto era tornato come prima. Solitamente se ne andava al bar e poi tornava regolarmente. Ma l’altra notte, quando gli operatori hanno fatto la conta dei pazienti, hanno scoperto che lui non c’era. L’hanno cercato per un po’ all’interno della clinica, ma alla fine hanno capito che si era allontanato di nascosto dopo che le porte erano state allarmate per impedire uscite notturne.
Ieri mattina, poco prima delle sette, il secondo allarme è arrivato dal conducente di un treno. Sui binari all’altezza del Beky Bay aveva visto quelli che sicuramente erano resti umani. Sul posto sono corsi i carabinieri della Stazione di Bellaria e la Polizia ferroviaria, e la scena che si è parata loro davanti era di quelle da far venire i brividi. Quello che restava di un uomo era sparso ovunque. Gli investigatori hanno ricostruito poi che sicuramente l’investimento è avvenuto durante la notte e che altri due treni hanno travolto il corpo senza accorgersi di nulla. La scomparsa del 40enne dalla clinica e i resti di scarpe e vestiti, porterebbe a concludere che quasi certamente si tratta del riminese. Suicidio o incidente? Quasi impossibile dirlo, ma vista la precedente fuga, non si esclude che l’uomo sia stato travolto durante un assurdo tentativo di prendere un treno che lo riportasse a casa. Solo le impronte digitali o il Dna, già disposti dal magistrato, potranno dare la conferma definitiva. Il Resto del Carlino