Rimini. Scatta la chiusura per il canile lager di Montecieco

Schermata 2016-07-25 alle 07.28.04Costretti a muoversi con le zampe immerse nel fango e nei liquami, senza acqua e con le gabbie sporche e senza copertura. Un destino comune per una decina di cani, cuccioli e adulti, ospitati in condizioni pietose in una struttura abusiva a Montecieco chiusa la scorsa settimana su disposizione della Procura di Rimini. Tra i vari illeciti amministrativi contestati è stato ipotizzato anche il reato di maltrattamenti agli animali.
L’operazione a sorpresa è stata condotta dagli uomini della Forestale e dalle Guardie ecologiche volontarie che hanno messo fine all’attività del canile abusivo dopo tre ispezioni e altrettante multe. Che evidentemente non erano bastate. Già la prima volta erano stati trovati cinque cani in una situazione di forte degrado: motivazione sufficiente per far scattare una prima sanzione e l’obbligo di attrezzare le gabbie in maniera adeguata. La situazione non era migliorata nelle altre due ispezioni. Raccolte tutte le prove, la Procura ha fatto scattare i sigilli al canile lager di Montecieco. Gli uomini della Forestale Capannolo e Piscitelli, guidati dal vice comandante regionale Aldo Terzi, in collaborazione con le guardie ecologiche volontarie Menghi e Brandi, comandati dalla dottoressa Adriana Neri, sono quindi intervenuti per mettere fine alle sofferenze dei cani che erano costretti a condividere spazi comuni anche tra adulti e cuccioli. Le indagini però non si fermano: resta ancora da chiarire la provenienza degli animali. Il Resto del Carlino