Giovedì 28 novembre, gli studenti del Liceo Statale Alessandro Serpieri hanno dato vita a uno sciopero per esprimere il proprio dissenso nei confronti della preside e delle attuali condizioni di gestione delle gite scolastiche e della sicurezza all’interno dell’istituto. La protesta, programmata e annunciata tramite comunicati ai media, ha visto una partecipazione attiva di studenti, genitori e alcuni docenti.
Gli studenti hanno ritardato di un’ora l’ingresso in aula, creando un clima di grande coinvolgimento, con abbracci e applausi tra i partecipanti. Alcuni ragazzi hanno utilizzato un megafono per esprimere preoccupazioni riguardo alla situazione scolastica e proporre soluzioni.
Durante la mattinata, un momento di tensione si è creato quando un gruppo di studenti è stato convocato da una docente per un chiarimento, il che ha portato a un’infuocata discussione con la preside. A seguito di questo confronto, uno studente ha contattato la propria famiglia, richiedendo l’intervento delle forze dell’ordine. I carabinieri, intervenuti per monitorare la situazione, non hanno riscontrato necessità di denuncia da parte né del giovane né della docente coinvolta.
Nel comunicato diffuso prima della protesta, gli studenti hanno denunciato “incompetenza e disorganizzazione” e segnalato misure di sicurezza inadeguate, come porte di emergenza bloccate. Hanno inoltre contestato provvedimenti disciplinari rivolti a due docenti, accusati di aver segnalato le problematiche in un’email ai colleghi.
Un elemento che ha colpito i manifestanti è stata la presenza dei genitori, che hanno fornito supporto ai propri figli nella lotta per i diritti scolastici e per la possibilità di partecipare a gite che, per alcune classi quinte, mancano da anni.
Il messaggio conclusivo rivolto alla preside Francesca Tornatore ha sottolineato il desiderio di un confronto costruttivo, auspicando che le opinioni degli studenti vengano ascoltate piuttosto che punite.