Rimini. Sentenza Ue sulle concessioni demaniali. Gnassi (Pd): non più ammessi rinvii

La Corte di Giustizia UE ha stabilito che le concessioni di occupazione delle spiagge italiane non possono essere rinnovate automaticamente, ma devono essere oggetto di una procedura di selezione imparziale e trasparente. La vertenza coinvolge l’Autorità italiana garante della concorrenza e del mercato e il comune di Ginosa (Taranto). Secondo la Corte, i giudici nazionali e le autorità amministrative italiane sono tenuti ad applicare le norme pertinenti del diritto europeo, disapplicando le disposizioni nazionali non conformi. Il deputato democratico Andrea Gnassi ha dichiarato che non sono più ammessi rinvii e che il governo deve decidere di definire una disciplina della materia organica, strutturale e compatibile con il diritto UE, convocando immediatamente Regioni, Comuni e imprese per individuare i criteri per l’assegnazione delle concessioni. Questa situazione insostenibile sta mettendo in grave difficoltà Regioni e Comuni, impedendo qualsiasi possibilità di programmazione e investimenti su un patrimonio paesaggistico, turistico, economico e lavorativo del Paese. Il settore balneare italiano conta circa 8000 chilometri di coste e spiagge, 27.000 imprese e centinaia di migliaia di lavoratori.