Rimini. Sequestrato “B&B” abusivo

bbabusivo‘PERNOTTAMENTO e prima colazione, bagno privato, connessione wifi gratuita, televisione, asciugacapelli, prodotti per l’igiene personale, parcheggio privato’. Non mancava niente in un bell’agriturismo del primo entroterra di Rimini, 70 euro al giorno la camera doppia, 45 la singola. Solo una particolare stonava un filino: l’autorizzazione. E’ stato sequestrato ieri mattina dalla polizia municipale. La struttura ricettiva, a gestione famigliare, era infatti completamente abusiva, priva di nullaosta sia da parte del Comune che dell’Ausl. L’edificio risultava – spiega la municipale – molto poco visibile dalle strade. Infatti il primo ‘avvistamento’ era avvenuto grazie a una ricognizione in elicottero fatta dalla Guardia di Finanza.
CONSTATATA l’assenza totale di autorizzazioni il Reparto amministrativo dei vigili guidato (per l’ultimo giorno) dall’ispettore capo Umberto Farina, l’ha messo sotto sequestro. «Su disposizione della Procura della Repubblica – recita una nota di Palazzo Garampi – sono stati apposti questa mattina i sigilli ad un Bed and Breakfast abusivo situato sulle colline riminesi».
«L’ATTIVITÀ – prosegue la nota – è stata oggetto di attenzione da parte della polizia municipale da alcuni anni». Il sequestro attuale era stato richiesto dalla stessa municipale, dopo che nel locale «erano state riscontrate una lunga serie di violazioni, tanto in ambito penale, quanto in ambito amministrativo».
RIGUARDO alle violazioni amministrative, il gestore «esercitava abusivamente un Bed & Breakfast, accogliente, con tutti i comfort, pubblicizzato anche sui principali circuiti informatici di prenotazione e commercializzazione del settore turistico, attraverso i quali, era possibile effettuare prenotazioni per il soggiorno».
NONCHÉ per pranzi e ottime cenette, come si evince dalle numerose e in gran parte positive recensioni presenti sui siti specializzati.
Riguardo alle violazioni di carattere penale, il gestore dell’attività è stato deferito all’autorità giudiziaria «per aver omesso di ottemperare alle varie ordinanze di divieto di prosecuzione dall’attività ricettiva», a firma del dirigente del Suap, lo Sportello unico per le attività produttive ed economiche.
E’ PROPRIO in relazione alle ripetute e attuali violazioni, «onde evitare la reiterazione del proseguo dell’attività – prosegue la nota dell’amministrazione comunale – valutando altresì il comportamento ostruzionistico del titolare», il giudice per le indagini preliminari Sonia Pasini ha disposto, su proposta del pubblico ministero Stefano Celli, il sequestro preventivo dell’immobile destinato all’attività ricettiva.