Una notte d’estate, musica in riva al mare, giovanissimi in festa sotto le stelle. Sembrava un perfetto scorcio balneare riminese, ma dietro all’atmosfera spensierata si nascondevano una serie di irregolarità che sono costate care ai gestori del chiringuito “Wave”, situato accanto allo stabilimento del bagno Nettuno.
Martedì 22 luglio gli agenti della divisione amministrativa della Polizia di Stato hanno notificato ufficialmente ai responsabili del locale una sanzione superiore ai 3mila euro. Il verbale fa riferimento a un episodio avvenuto lo scorso 13 giugno, quando gli agenti si erano presentati sul posto durante una festa non autorizzata. L’intervento era stato motivato anche da quanto accaduto pochi giorni prima, quando una rissa tra alcuni giovani durante un evento simile aveva già richiesto l’intervento delle forze dell’ordine.
I controlli avevano evidenziato numerose violazioni. In primis, il dipendente che in quel momento gestiva il chiosco non era stato in grado di fornire la licenza necessaria per organizzare eventi con musica dal vivo. Ulteriori verifiche presso gli uffici competenti avevano poi confermato che l’autorizzazione non era mai stata concessa a causa della documentazione incompleta, in particolare quella relativa alla conformità degli impianti.
Alla luce di quanto accertato, la polizia ha contestato tre differenti violazioni amministrative. Un conto salato, sia dal punto di vista economico che in termini di reputazione, per una struttura che aveva trasformato la spiaggia in pista da ballo senza alcun permesso.
Il caso del “Wave” riaccende l’attenzione sulla gestione delle attività estive lungo la costa, tra voglia di divertimento e rispetto delle regole. E per chi pensa che un party sulla sabbia sia sempre una buona idea, la serata del 13 giugno resta un monito: senza autorizzazioni, la festa può trasformarsi in sanzione.