Rimini. Sesso-trappola per rapinare vittime, arrestata una coppia di criminali

Un piano studiato nei dettagli per attirare vittime con la promessa di un incontro intimo e poi rapinarle. Una coppia, composta da un uomo di 41 anni e una donna di 43, è stata arrestata dai carabinieri con l’accusa di aver messo a segno almeno due colpi, ma gli inquirenti sospettano che le vittime possano essere molte di più.

Il modus operandi della coppia

La strategia era collaudata: la donna adescava uomini su siti di incontri online, concordava un appuntamento in un luogo appartato e, una volta giunti sul posto, scattava la trappola. Nel caso della rapina avvenuta il 28 gennaio nel parcheggio di via Costa a Bellaria, la 43enne aveva convinto la vittima a lasciare aperta la portiera dell’auto. A quel punto, il complice si era avvicinato con il volto coperto e un coltello in mano, costringendo il malcapitato a prelevare 500 euro da un bancomat prima di fuggire con il bottino. Nonostante l’imbarazzo iniziale, la vittima ha trovato il coraggio di denunciare l’accaduto ai carabinieri.

Rapine anche a vittime omosessuali

Parallelamente, il 41enne utilizzava un’altra piattaforma di incontri per attirare vittime omosessuali. Una delle aggressioni ricostruite dagli inquirenti riguarda un episodio in cui la vittima si era presentata all’appuntamento e, dopo essere salita in auto con il 41enne, era stata sorpresa dall’arrivo di un terzo uomo, ancora non identificato. I due aggressori avevano tentato di derubare il malcapitato, che però era riuscito a resistere, costringendoli alla fuga. Prima di andarsene, i rapinatori avevano comunque sottratto le chiavi del veicolo.

Le indagini e gli arresti

Le indagini dei carabinieri si sono concentrate sulle immagini delle telecamere di videosorveglianza, in particolare quelle della banca dove era stato effettuato il prelievo forzato. I riscontri raccolti hanno permesso agli inquirenti, sotto la direzione del sostituto procuratore Luca Bertuzzi, di ricostruire il piano criminoso e identificare i responsabili. Il giudice per le indagini preliminari, Raffaele Deflorio, ha quindi emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per entrambi gli indagati.

Conclusione

L’arresto della coppia ha posto fine a un pericoloso schema di adescamento e rapina che ha colpito numerose vittime, sfruttando il miraggio di incontri intimi. Gli inquirenti stanno ora lavorando per individuare eventuali altre persone coinvolte e accertare se vi siano ulteriori vittime.