I Carabinieri di Riccione hanno sgominato una banda di predoni di abitazione, responsabili del furto di una cassaforte in un’abitazione del centro storico di Rimini. Le manette sono scattate ai polsi di tre albanesi: un 24enne, un 27enne e un 29enne. Quest’ultimo, arrestato due volte per furti in abitazione, è il gestore di una piccola struttura ricettiva di Miramare, di proprietà di un italiano. Durante la perquisizione, i Carabinieri hanno ritrovato la cassaforte rubata il 9 giugno a Rimini: dentro un bottino del valore di circa 8000 euro tra gioielli, orologi e monete preziose. Un “tesoro” costituito non solo da quello che era contenuto nella cassaforte, ma anche dal bottino di altri furti. Tra i pacchi di pasta, nella dispensa, i Militari hanno anche rivenuto il flessibile usato per smurare la cassaforte. Le indagini si sono sviluppate proprio attorno alla figura del 29enne.Le immagini del circuito di videosorveglianza, nelle vicinanze dell’abitazione di Rimini depredata lo scorso 9 giugno, avevano ripreso i tre (con volto parzialmente travisato) e l’auto usata, un’Audi A3. Il mezzo era già stato segnalato dai cittadini a San Clemente, nelle vicinanze di una tabaccheria in cui si era consumato un tentativo di furto. I Carabinieri sono risaliti al proprietario, il 29enne, e hanno avviato un’attività di osservazione e pedinamento, risalendo anche al nome dei due complici. In particolare il 24enne è stato riconosciuto in quanto indossava gli stessi abiti del giorno del furto. Nel corso degli accertamenti svolti dai Carabinieri, in alcune strutture ricettive di Miramare, sono stati denunciati altri due individui per ricettazione: un 26enne albanese trovato in possesso di un tablet rubato e un italiano, cameriere tuttofare in una delle strutture, che aveva in disponibilità profumi e occhiali di marca, trovati con cartellini e codici a barre.
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