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  • Rimini. SGR: Oggi il Safer Internet Day, la giornata mondiale dedicata alla sicurezza in rete

    Il programma SGR per la Scuola ha avviato laboratori dedicati a sicurezza e protezione della privacy. Sale l’uso giornaliero dello smartphone fra gli adolescenti, ormai mediamente di oltre cinque ore al giorno.

    Il 56% degli studenti ha dichiarato di aver assistito ad atti di bullismo o cyberbullismo. L’uso dello smartphone è di circa cinque ore al giorno e in continua crescita.

    Rimini, 11 febbraio 2025 – Continua ad occuparsi di sicurezza online, bullismo e cyberbullismo il progetto ‘Da spettatori a protagonisti’ che il programma SGR per la Scuola sta portando avanti nelle scuole del riminese in collaborazione con dirigenti scolastici e docenti.

    Quest’anno, nella sesta edizione, sono coinvolte 41 classi di scuola secondaria di 2° grado, protagoniste del laboratorio dedicato all’uso dello smartphone in sicurezza e nel rispetto della privacy.

    Le scuole coinvolte sono il liceo classico, liceo delle scienze umane, ITT Marco Polo, Isiss Gobetti de Gasperi, Ipseoa Malatesta. È la partecipazione record di questi anni.

    “Ci dedichiamo a temi di grande attualità – spiega Stefano Stambazzi, l’esperto di K2 Web che interloquisce con gli studenti – perché il livello delle truffe si alza e di conseguenza bisogna adeguare quello della sicurezza. La clonazione telefonica della voce, con sistemi di filtro e alterazione che agiscono in simultanea, stanno generando insieme a immagini false con le immagini di conoscenti un forte allarmismo. I ragazzi sono attenti e curiosi di sapere, sono già piuttosto attenti a proteggersi, anche se tendono a fidarsi troppo di certe mozioni delle app che promettono di rimuovere quasi istantaneamente immagini e testi. Ci concentriamo su accorgimenti su privacy e sicurezza, con focus su revenge porn e implicazioni legali, compresa la difesa da foto personali che circolano sul web e il diritto all’oblìo”.

    Non accenna ascendere, anzi, il tempo dedicato quotidianamente all’interazione con lo smartphone.

    “Ci sono le statistiche generali – conclude Stambazzi – ma quello che vediamo anche noi nelle classi riminesi si conferma come un trend. Si passa da tre ore fino anche a otto-dieci. La media comincia ad essere sopra le cinque ore al giorno. In classe proviamo anche a organizzare dei contest fra compagni di banco, con reciproco controllo, puntando sul calo giornaliero”.

    Il programma SGR per la Scuola ha fotografato la situazione con un questionario e promosso la produzione di video tutorial a cura degli stessi ragazzi. I tutorial saranno disponibili online sul canale Youtube e i social del Gruppo SGR.

    Il questionario destinato agli studenti è utile a individuare la diffusione di esperienze di cyberbullismo e la percezione dei pericoli che si corrono in rete.

    Ne è emerso che il pericolo maggiore indicato dagli studenti è stato quello di subire “Violenza e minacce”, prima ancora che “Bullismo e cyberbullismo”. Il 30% dei ragazzi ha risposto di aver subito personalmente bullismo e violenze psicologiche, spesso entrambe. Il 56% degli studenti ha dichiarato di aver assistito ad atti di bullismo o cyberbullismo. Qual è il timore maggiore? Perdita della privacy e adescamento le prime risposte.

    Fra le attività, condotte insieme all’esperto Stefano Stambazzi e in collaborazione coi docenti, la produzione di un tutorial ha impegnato 4 classi (2 dell’ITT M Polo e 2 del Gobetti De Gasperi) e utile a divulgare ai coetanei 14 e 15enni, informazioni e consigli per un uso sicuro dello smartphone.