Rimini. Si finge incinta e perseguita l’ex amante. Condannato per stalking 40enne riminese

Molestato e perseguitato dall’ex per mesi. Si sono conosciuti sul luogo di lavoro, lei più grande di quattro anni, lui un commerciante poco più che trentenne. Ed è nata una storia, terminata però con uno stalking dove nei panni della vittima, stavolta c’è un uomo (assistito dall’avvocato Ingrid Ilardi). All’inizio della liason la signora in questione, infatti, si era guardata bene dal raccontare all’amante di avere marito e figli. O meglio, gli aveva raccontato una verità parziale, «Mi sto separando, non abbiamo più rapporti», gli aveva mentito. E quando il trentenne ha scoperto l’inganno, ha preferito troncare la storia. E lì sono iniziai i suoi guai. La bella quarantenne non si è data per vinta e dopo due giorni ha sfoderato la migliore delle scuse: «Sono incinta–, gli ha sbattuto in faccia la novità–il figlio è tuo». Il commerciante, che da sempre sognava di diventare padre, ha chiesto rassicurazioni sulla paternità, pronto ad assumersi ogni responsabilità. Ma dopo due giorni, un altro colpo di scena: «Ho abortito e tu sei un assassino», le parole che si è sentito rivolgere dall’ex amata. La quarantenne però ha iniziato un’autentica escalation di persecuzioni nei confronti del commerciante, tempestandolo di sms, telefonate ad ogni del giorno e della notte, con minacce di morte alternate a accorati appelli per tornare insieme. Esasperato dalle morbose attenzioni, l’uomo ha sporto denuncia per stalking contro l’ex, arrivando ad ottenere prima il divieto di avvicinamento, poi persino gli arresti domiciliari per la signora, incurante ad ogni limite che le era stato imposto dalla legge. Vessato e minacciato dalla donna, il commerciante è caduto in una profonda depressione, meditando persino il suicidio pur di sfuggire alle grinfie della quarantenne. La sua non era più una vita, ma un autentico inferno con la ex, sempre pronta a ‘assediarlo’. Ma ieri è arrivata la parola fine almeno da un punto di vista giudiziario. La donna, difesa dall’avvocato Marianna Mordini, è stata condannata a un anno e sei mesi di carcere, con la sospensione della condanna subordinata al pagamento della provvisionale alla vittima. E dire che il pubblico ministero aveva chiesto per la signora solo 8 mesi. Il Resto del Carlino