Rimini si prepara alla XIII edizione de Le Città Visibili: teatro e arte invadono il capoluogo

Rimini si appresta ad accogliere la XIII edizione del festival Le Città Visibili, diretto da Tamara Balducci, con un calendario che promette di trasformare la città in un palcoscenico diffuso e interattivo. La manifestazione, realizzata con il sostegno del Comune di Rimini, della Regione Emilia-Romagna e del Ministero della Cultura, propone quest’anno 33 spettacoli distribuiti su 10 location, 17 compagnie ospitate, 3 prime nazionali e un percorso di 25 giorni dedicato al teatro contemporaneo italiano e internazionale.

Il festival, che negli ultimi anni ha consolidato il proprio ruolo a livello nazionale, punta a intrecciare riflessioni sul nostro tempo con forme di spettacolo innovative e immersive. La direttrice Balducci, insieme agli assessori Michele Lari e Francesco Bragagni, ha sottolineato come l’edizione 2025 voglia aprire il teatro a luoghi non convenzionali, valorizzando spazi urbani e borghi storici come San Leo, Poggio Torriana e Montegridolfo, in un’esperienza culturale diffusa sul territorio.

Il programma si concentra su temi liminali e universali, dal passaggio dalla vita alla morte, dal sonno alla veglia, attraverso esperienze teatrali che spaziano dal monologo alla performance itinerante, dall’arte sonora agli spettacoli site-specific. Tra le prime nazionali spicca Vorrei una Voce di Ella Hickson, diretta da Michele di Giacomo e adattata per il Museo della Città di Rimini, mentre Monica Nappo e Silvia Gallerano propongono un Karaoke femminista che invita il pubblico a riflettere su stereotipi e linguaggio in chiave ironica e poetica.

Altre proposte innovative includono Ridi, Piangi, Ti Ecciti, spettacolo itinerante che immerge gli spettatori in una visione post-apocalittica della città e della campagna, e Via dei Matti 43, monologo di Marco Valeri su salute mentale e infanzia negata, vincitore del progetto “L’Italia dei Visionari”. Non mancano performance che esplorano la memoria e il tempo, come Nepesh – Progettare l’ombra, che conduce venti spettatori in un percorso tra le tombe del Cimitero Monumentale di Rimini, o La Morte ovvero il pranzo della domenica, che con delicatezza affronta il tema della vecchiaia e della memoria familiare.

Al centro della XIII edizione c’è anche l’attenzione alla dimensione onirica e simbolica, come testimoniano The Barnard Loop di DispensaBarzotti, che racconta una notte insonne tra oggetti animati e situazioni surreali, e PAIRADAËZA di Antonio Tagliarini, un viaggio tra scienza e immaginazione alla scoperta del concetto di paradiso.

Il festival si chiuderà il 14 settembre con un omaggio a Pier Vittorio Tondelli: Licia Lanera e la sua compagnia porteranno in scena una drammaturgia originale basata su tre racconti dello scrittore, celebrando i 70 anni dalla nascita dell’autore e suggellando un’edizione ricca di sperimentazione, creatività e partecipazione cittadina.