Rimini. Si spaccia per poliziotto per ritrovare la sua escort

escortHa sfruttato il fidanzato dell’epoca, un bel diciannovenne che faceva il dj, costringendolo a prostituirsi con altri uomini per potersi comprare abiti e borse firmate. E ieri mattina, la ventiduenne C.S, nata a Bologna, ma da tempo residente nel Riminese, assistita dall’avvocato Massimiliano Orrù, davanti al gup del tribunale di Ancona ha scelto di patteggiare ad un anno e 8 mesi con la sospensione della pena. Una storia datata 2012 che aveva fatto scalpore, quella della ragazzina finita in un’inchiesta della Dda marchigiana su un vasto giro di prostituzione al maschile con protagonisti anche ragazzini minorenni. La ventiduenne, dopo aver scoperto da un sms che il suo compagno, un dj che lavorava ufficialmente nei locali della Riviera, aveva avuto rapporti omossessuali a pagamento, aveva deciso di ‘sfruttare’ la situazione a suo vantaggio. Era lei a gestire l’agenda del ‘moroso’, chiedendogli anche il resoconto delle prestazioni effettuate, ma soprattutto del denaro incassato. In alcune occasioni avrebbe finto di essere il suo fidanzato, inviando sms ad uomini e proponendo incontri omosessuali a pagamento. La giovane non sapeva però di essere intercettata perchè coinvolta nella maxi inchiesta sulla prostituzione. E ieri mattina con il patteggiamento ha un anno e otto mesi ha messo la parola fine sulla vicenda. Ha, invece, scelto il rito ordinario e dovrà risponderne al processo in primavera il 38enne marchigiano, indagato con lei per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Il Resto del Carlino