FINGE di mettere in guardia gli anziani dalle nomadi che chiedono l’elemosina spacciandosi per carabiniere. In realtà l’uomo è il ‘compare’ di una di queste e grazie alla divisa riesce ad avvicinarsi alla vittima. L’ultima è stata una riminese di 73 anni, la quale però è riuscita a fare identificare almeno due delle complici.
TEATRO dei fatti, la chiesa di S.Rita. E’ lì davanti che domenica scorsa, poco dopo le 12, un’anziana appena uscita da messa si trova di fronte le due nomadi che le chiedono «qualche spicciolo». La più giovane ha alcune coperte sul braccio, l’altra sulle spalle. La riminese apre il portafoglio e allunga una moneta alle due donne, le quali però chiedono altri soldi: in cambio le leggeranno la mano. Senza che l’anziana abbia il tempo di reagire, una delle sconosciute le afferra il palmo. Ed è in quel momento che arriva ‘lui’. Un uomo, racconterà poi la pensionata, con una divisa simile a quella indossata dai carabinieri e che si presenta come tale. Molto premurosamente chiede all’anziana se quelle due la stanno importunando. La signora ringrazia, ma assicura che può cavarsela da sola e a quel punto, dopo averle suggerito di prestare attenzione, si allontana in tutta fretta.
LA pensionata riprende il cammino verso casa, ma quando infila la mano nella borsa per recuperare le chiavi, si rende conto che non ha più il portafoglio. Non si spiega come può essere accaduro, è sicura che quelle due non si sono mai avvicinate alla sua borsa. In preda al panico si dirige verso la questura per andare a denunciare il furto, ma ecco che strada facendo incontra altre tre giovani nomadi. Anche queste chiedono soldi, ma la signora risponde infuriata che due loro ‘colleghe’ le hanno appena rubato il portafoglio. Le tre cominciano a parlottare tra loro e fanno un nome, commentando che sicuramente è stata «lei» insieme all’amico che si finge sempre un carabiniere. Un’informazione che l’anziana gira subito agli agenti, a cui racconta per filo e per segno come sono andate le cose. La vittima dà una descrizione molto accurata delle due nomadi che l’hanno fermata di fronte alla chiesa e anche del ‘carabiniere’ che, appare chiaro, è in realtà un complice. Quando gli investigatori le mostrano alcune foto, lei riconosce una delle due nomadi senza ombra di dubbio. A quel punto i poliziotti si mettono in caccia, e dopo due giorni di appostamenti fatti nelle zone della città bazzicate dai mendicanti, finalmente riescono a individuare le due donne con le coperte. Dopo essere state riconosciute definitivamente dalla vittima, vengono denunciate per furto aggravato. Ma all’appello manca ancora il ‘compare’, il finto carabiniere che per ora ha fatto perdere le sue tracce.
Resto del Carlino