Rimini. ”Siamo senegalesi e non paghiamo”. Africani rompono in testa un bottiglia all’esercente che aveva chiesto il pagamento di alcune birre prese nel suo negozio

Schermata 2016-08-12 alle 07.47.34Gli hanno rotto una bottiglia in testa perchè questa volta aveva osato ribellarsi alle loro angherie. Vittima, il titolare cingalese del mini-market etnico di viale Regina Margherita, a pochi passi dal parco Laureti, a Marebello, diventato da tempo ostaggio di africani e sbandati che si accampano e la fanno da padroni. L’uomo è ricoverato in ospedale, ma le sue condizioni non sono gravi.
L’aggressione è avvenuta poco dopo mezzanotte, quando un gruppetto di tre africani è entrato nel locale e ha preso alcune birre. Quando è stato il momento di pagare però, quelli hanno risposto picche. «Siamo senegalesi – avrebbero risposto al titolare che pretendeva i soldi – noi non paghiamo». Ma il cingalese era stanco di vessazioni. Sono settimane che gli africani entrano al mini-market con la pretesa di bere gratis o di pagare le birre la metà di quello che costano. Se serve rubano e intimidiscono, e la gente cerca di stare alla larga. Il gestore non ne può più, e l’altra sera ha reagito, pretendendo che pagassero quello che avevano preso.
Per tutta risposta, uno dei tre gli ha spaccato una bottiglia in testa, e dopo essersi appropriati di qualche altra birra hanno girato i tacchi e sono spariti. L’ambulanza è arrivata pochi minuti dopo e il cingalese è stato portato in ospedale. Nel frattempo i carabinieri hanno setacciato la zona alla ricerca del terzetto, ma le indagini potrebbero avere una svolta con le immagini delle telecanere di videosorveglianza del locale. Quel triangolo di Marebello resta comunque una delle ‘zone rosse’, con un parco, il Laureti, letteralmente in mano agli sbandati che vanno a mangiare nella rosticceria a pochi passi, per poi riempirsi di alcol. I residenti sono sul piede di guerra, e nei giorni scorsi sono stati diversi i blitz delle forze dell’ordine che hanno ‘smontato’ i bivacchi che erano stati alzati nel parco. Una situazione che resta comunque ad alta tensione. Il Resto del Carlino

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