Nel bel mezzo della calda stagione turistica 2025, torna al centro del dibattito pubblico la questione della sicurezza nel territorio riminese, un tema acceso dalla continua tensione tra centrodestra e centrosinistra. In questo contesto si inserisce il duro intervento del sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad, che ha voluto fare chiarezza e mettere a fuoco la realtà dei fatti, rispondendo alle accuse politiche e denunciando il progressivo ridimensionamento delle risorse a disposizione per il controllo del territorio.
Il primo cittadino ha ricordato le difficoltà vissute nel 2021 a Riccione, allora guidata da Renata Tosi, quando la città era bersaglio di episodi di microcriminalità, baby gang e rapine ogni fine settimana. «In quel momento ero assessore a Rimini – ha dichiarato Sadegholvaad al Corriere della Sera – e intervenni pubblicamente a difesa di Renata Tosi perché la sicurezza è un tema che travalica i colori politici e i sindaci hanno armi poco più che spuntate».
Riflettendo sull’esperienza di allora, il sindaco ha sottolineato come la politicizzazione esasperata della sicurezza finisca per essere controproducente: «Dissi a Renata e agli altri sindaci di lasciare da parte la politica peggiore, fatta di strumentalizzazioni e atteggiamenti scaricabarile, e di ritrovare nell’unità istituzionale il percorso per affrontare problemi nuovi con risposte altrettanto nuove».
Il quadro, quattro anni dopo, non è migliorato, secondo Sadegholvaad: «Ora è il centrodestra all’opposizione a sparare contro la sindaca di Riccione Daniela Angelini per analoghi problemi, minacciando mobilitazioni di massa». E aggiunge: «Lo stesso accade periodicamente a Rimini, Bellaria, Bologna, Milano, Torino, Roma e in tutta Italia. Quando si prova a riportare il tema in un ambito di razionalità e interesse comune, subito scatta la polemica, con l’obiettivo di “cavalcare” la questione per qualche voto in più».
Il sindaco ha quindi fornito dati concreti sulle forze a disposizione del territorio per l’estate 2025: «Dal 1° luglio a fine agosto sono stati assegnati 213 agenti a supporto delle forze di polizia locali, in calo rispetto ai 286 nel 2024 e ai 330 nel 2023». Un taglio significativo che, spiega, avviene proprio in un periodo in cui Rimini e i suoi 27 Comuni della provincia registrano presenze turistiche da primato nazionale.
Sadegholvaad evidenzia la contraddizione di un sistema che scarica sulle amministrazioni locali e sulle polizie municipali responsabilità che, invece, per legge, spettano allo Stato: «L’articolo 117 della Costituzione Italiana stabilisce chiaramente che la sicurezza è materia di competenza esclusiva dello Stato, rientrando tra le funzioni fondamentali di sovranità».
Concludendo il suo intervento, il sindaco ribadisce di non voler alimentare polemiche sterili ma di voler portare avanti un discorso basato sui fatti e sulle esigenze reali della comunità: «A me non interessano le polemiche, ma i numeri parlano da soli. È un sostanziale declassamento per il territorio, mentre il gioco della politica resta quello del ping pong tra governi e opposizioni, a discapito della sicurezza reale».