Rimini. S’introducono nella notte nella filiale della Banca delle Marche. Due banditi mascherati e armati di pistola hanno razziato 80mila euro

banca-marche-riminiSono entrati in banca nella notte, senza che nessuno se ne accorgesse, rompendo soltanto la piccola finestra laterale, quella che era munita di sistema di antifurto, ma collegato solo sugli infissi. Ed hanno atteso, con pazienza, in uno stanzino, le 8, l’orario di ingresso del direttore e dei dipendenti della filiale di Rimini, in viale Tripoli, della Banca delle Marche. Quando tutti sono entrati, i due banditi, con il volto travisato, pare da una maschera di cuoio artigianale, sono balzati fuori e hanno sventolato le pistole, molto probabilmente vere, sotto gli occhi degli impiegati, colti di sorpresa e subito in preda al panico.
«Vogliamo tutti i soldi», hanno detto in italiano, con un accento del sud italiano, molto probabilmente campano. Poi, sempre sotto la minaccia delle pistole, hanno costretto il direttore della filiale ad aprire la cassaforte ed a farsi consegnare tutto il denaro contenuto. Dalle prime stime si calcola che i banditi siano riusciti a mettere le mani sulla bellezza di 80mila euro. Poi, per rendere ancora più credibili le loro minacce, si sono fatti consegnare i documenti dal direttore: «Sappiamo dove abiti, avverti la Polizia tra mezz’ora o veniamo a cercarti a casa tua», gli hanno intimato. Una volta ottenuto tutto il denaro, i due si sono allontanati velocemente dalla filiale. Non si sa se ad attenderli, su un’auto, ci fosse stato un complice, il terzo, a fare da palo e da autista. Sul posto sono poi arrivati gli uomini della Polizia scientifica e della Mobile. «Sono stati i minuti più lunghi della mia vita», ha commentato a denti stretti uno degli impiegati agli agenti. Per gli inquirenti si tratta di un lavoro fatto da professionisti, gente che aveva studiato con cura ogni particolare prima di mettere a segno il colpo alla Banca delle Marche. Il Resto del Carlino

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