QUANDO Daniel, venditore ugandese, ha tirato fuori il blocchetto delle ricevute fiscali, le clienti della parrucchiesa Bios di via Covignano non credevano ai loro occhi. « Io devo fare le cose in regola ha detto candidamente Daniel Iduh altrimenti mi mandano a casa». «E’ la prima volta in vent’anni racconta la parruchiera, Samanta Corbelli che mi capita una cosa simile». Com’ è successo? «Si fermano spesso qui da me i venditori. Si scaldano. Noi gli offraimo un caffè. Così è stato anche con Daniel qualche giorno fa». Poi? «Ci ha prposto di comprare calzini, asciugamani e spugne per la cucina. Noi e le clienti gli abbiamo detto che non compravamo nulla per non incentivare il mercato nero, l’illegalità, l’abusivimo eccetera eccetera». E lui? «Ha esclamato Io sono un ambulante regolare, ho la partita Iva e faccio le ricevute’ ed ha tirato fuori il suo blocchetto». Allora avete fatto acquisti… «Chi ha comprato le spugne, chi i calzini. Qualcuno ha speso 2 euro, altre 5, altre ancora 8. E tutti abbiamo avuto la nostra ricevuta fiscale regolare». Chi è Daniel Iduh? «Ci ha raccontato che vive a Modena. E’ venuto dall’Uganda una decina di anni fa e dice che fa molta fatica a racimolare qualche euro. Qui nella nostra zona era venuto lo scorso anno me non era più tornato perchè lo avevano trattato poco bene, ci ha raccontato». Cosa dice di tutti questi africani che continuano a venire in Italia e a Rimini? «Diceva Ma cosa vengono a fare? Non riusciamo a vendere neppure noi che siamo qui. Poi le tasse sono troppo alte non ci resta niente’». Di fronte alla ricevuta una cliente, Caterina, non ha resistito, prima ha scattato le foto alle mani che preparavano la ricevuta, poi ha esclamato. «Non è possibile…. Una lezione di legalità dal venditore ambulante. Ci salveranno gli extracomunitari?». Lorenza Lavosi, Il Resto del Carlino
