Un giovane ustionato da un razzo, una rissa bloccata sul nascere, cassonetti in cenere e le solite schiere di ubriachi e drogati al pronto soccorso. Un Capodanno passato in sordina sul fronte della cronaca nera, quello appena passato, che ha visto però un vero e proprio spiegamento delle forze dell’ordine. «Considerando tutta la gente arrivata a Rimini – ha commentato il prefetto, Giuseppe Strano Materia – meglio non poteva andare. Il sistema di prevenzione già predisposto nelle settimane scorse per garantire lo svolgimento degli eventi in sicurezza, ha funzionato. Non è stato lasciato nulla al caso, a dimostrazione che attraverso il coordinamento fra tutte le forze dell’ordine si può vincere».
L’episodio più grave si è registrato poco dopo mezzanotte, quando un riminese, di 27 anni, è arrivato in ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale Infermi per essere stato colpito da un razzo. A spararlo, ha spiegato poi alla Polizia, era stato lui stesso, ma aveva commesso lo sbaglio di mettersi sulla stessa traiettoria del razzo che l’ha colpito in piena faccia. Il giovane ha riportato ustioni di secondo grado al volto, alla lingua e al torace, e i medici hanno temuto che potesse perdere un occhio. Un rischio che ieri mattina sembrava allontanarsi. La prognosi supera i venti giorni. Lavande gastriche e flebo è invece il ‘trattamento’ praticato alle decine di persone, in gran parte giovani, che l’altra notte sono finiti al pronto soccorso per abuso di alcol e sostanze stupefacenti. Come ogni San Silvestro che si rispetti, le ambulanze del 118 sono state costrette a raccattare sui marciapiedi e nei locali ragazzi in condizioni pietose, per i mescoloni che avevano ingurgitato. Al pronto soccorso di Rimini ne sono arrivati 25, altrettanti in quello di Riccione, altri a Cattolica e a Misano. Coma etilici però non ce ne sono stati e tutti si sono risolti con una notte in osservazione.
Rissa sfiorata, invece, a Santartarcangelo. La scaramuccia tra un gruppetto di giovani italiani da una parte e alcuni stranieri dall’altra, si è consumata in piazza Ganganelli. All’origine della litigata, una banalissima spinta che ha fatto subito accendere gli animi, già parecchio ‘caldi’ per i brindisi. Per un momento i due gruppi si sono fronteggiati a suon di insulti e minacce, ma nei paraggi c’era una pattuglia dei carabinieri che è intervenuta seduta stante appena sentite le grida, impedendo che dalle parole passassero ai fatti. In manette è finito invece un 40enne,
