Un incubo che ha il nome ed il volto del vicino di casa. E’ quello che ha vissuto per più di tre anni una coppia della Valmarecchia, marito e moglie, oggetto di stalking da parte di un 48enne, ufficialmente disoccupato, che abita a pochi metri da casa loro. E mercoledì pomeriggio, dopo aver ottenuto dal gip del tribunale di Rimini un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari, i carabinieri hanno notificato la misura coercitiva allo stalker.
Ma non è la prima volta che il disoccupato finisce ai domiciliari: nell’aprile del 2014 gli era già stato applicato lo stesso provvedimento perché aveva molestato pesantemente, allora solo la donna, la sua vicina 49enne.
Ed è la signora l’oggetto della folle ossessione del disoccupato. Una passione ingiustificata e inspiegabile, a detta di molti, ma per il 48enne la sua vicina di casa doveva essere la sua donna, la sua compagna. Per anni l’uomo l’ha pedinata, inseguita, facendosi trovare in ogni luogo, dai negozi dove andava a fare la spesa fino alle abitazioni di parenti ed amici. Ogni scusa era buona per avvicinare la donna che, in realtà, non gli aveva mai dato alcuna confidenza. In più la 48enne abita con il marito a pochi metri dall’abitazione dello stalker. Nonostante la signora evitasse ogni contatto con il vicino, l’uomo non ha mai perso occasione per disturbarla, all’inizio con parole gentili, poi i suoi apprezzamenti sono diventati sempre più volgari ed asfissianti. Da qui la prima denuncia da parte della 48enne per atti persecutori nei confronti del vicino di casa, sfociati nei primi arresti domiciliari datati 2014.
MA, nonostante il provvedimento di limitazione della libertà, l’uomo ha continuato a molestare la donna, allargando le sue minacce anche al marito: «Quella donna è mia», gli ha più volte urlato, intercalando il tutto con insulti e altre volgarità. (…) Il Resto del Carlino