
I furti avvenivano a raffica da oltre un anno, nel riminese non si era salvata nessuna stazione, così come in altre province. I ladri però restavano inafferrabili, e soprattutto non si lasciavano mai dietro alcuna traccia. Fino a qualche settimana fa, quando i poliziotti riminesi hanno controllato tre giovani albanesi che si trovava in stazione. Accertamenti di routine che però sono tornati utili poco dopo, quando le telecamere hanno rimandato le immagini dei tre in questione al ‘lavoro’ nell’atrio della stazione di Rimini.
Riprese chiarissime che sono riuscite a svelare il ‘sistema’ che veniva utilizzato. I tre si avvicinavano alla macchinetta con in mano solo una bottiglietta d’acqua, quindi bevevano e sputavano l’acqua nella fessura dove si inseriscono le monetine. La biglietteria veniva così ‘ingannata’ e a quel punto bastava spingere il pulsante ‘annulla operazione’, perchè restituisse soldi che non aveva mai incassato. In quel modo, sono riusciti a mettere a mettere a segno decine e decine di colpi. (…) Resto del Carlino
Riprese chiarissime che sono riuscite a svelare il ‘sistema’ che veniva utilizzato. I tre si avvicinavano alla macchinetta con in mano solo una bottiglietta d’acqua, quindi bevevano e sputavano l’acqua nella fessura dove si inseriscono le monetine. La biglietteria veniva così ‘ingannata’ e a quel punto bastava spingere il pulsante ‘annulla operazione’, perchè restituisse soldi che non aveva mai incassato. In quel modo, sono riusciti a mettere a mettere a segno decine e decine di colpi. (…) Resto del Carlino