Stefano Amadori, idraulico di 45 anni di San Clemente, beve un’aranciata contenuta in una bottiglietta di plastica di una nota ditta che aveva comprato poco prima in un centro commerciale e muore.
Il liquido, è poi emerso, era in realtà una sostanza nociva, probabilmente soda caustica, che ha provocato lesioni irreversibili all’esofago e all’apparato digerente della vittima.
L’uomo aveva bevuto il liquido martedì ed è deceduto ieri mattina all’ospedale Infermi di Rimini dove aver accusato fortissimi e lancinanti dolori.
I familiari che lo hanno portato in gravi condizioni in ospedale, hanno raccontato che la bottiglia dalla quale aveva bevuto era stata acquistata la mattina stessa in un supermercato.
In via precauzionale i carabinieri della compagnia di Riccione, che stanno seguendo il caso, hanno sequestrato la partita della bibita indicata per gli accertamenti del caso. Tutte le ipotesi restano aperte.