Rimini. Stefano Rinaldi, 50 anni, noto commercialista riminese non paga le tasse dei clienti e lascia un buco di 1 milione di euro. A processo

tribunale riminiUn buco da più di un milione di euro. E’ quello che avrebbe lasciato Stefano Rinaldi, 50 anni, noto commercialista riminese (difeso dall’avvocato Cinzia Bonfantini). L’uomo è accusato di appropriazione indebita e falso. Stando alle accuse, non solo non avrebbe pagato le tasse ai suoi clienti, nonostante gli fosse stato consegnato il denaro, ma avrebbe anche scritto e firmato, molte dichiarazioni false per ottenere rateizzazioni e dilazioni di pagamento delle cartelle esattoriali che i suoi ignari assistiti si erano visti recapitare. E le persone truffate e che hanno presentato denuncia contro di lui sono ben 37. Tra i danneggiati figurano professionisti, una cooperativa di bagnini, la Fondazione dei dottori commercialisti (assistita dall’avvocato Luca Greco che è anche il legale di altre quattro persone), un noto penalista del foro di Rimini, un tabaccaio. Tutto era venuto a galla nel dicembre del 2012 quando ad alcuni riminesi erano arrivate cartelle da Equitalia che chiedevano il versamento di tasse non pagate. E tutti risultavano clienti di Rinaldi. L’allora commercialista li aveva rincuorati, parlando di un disguido. Stando, invece, alle indagini compiute dalla Guardia di Finanza, il professionista avrebbe scritto ad Equitalia, Inps ed Inail lettere, apponendo le firme false dei suoi assistiti, per chiedere la dilazione dei pagamenti. Ed avrebbe anche pagato le prime rate. Ma lo scandalo era solo stato rimandato: a distanza di qualche mese, ad alcuni clienti era arrivata un’altra lettera che preannunciava il pignoramento dei beni per il mancato pagamento delle tasse. Il commercialista dapprima avrebbe negato ogni addebito, poi si era giustificato dicendo di aver usato quel denaro a fin di bene. Era stato, infatti, nominato tutore di un disabile i cui investimenti erano andati male. Da qui la sua ‘necessità’ di denaro per coprire quel buco. Secondo il suo difensore, il professionista avrebbe anche utilizzato soldi suoi per ‘tappare’ il buco, dilapidando il patrimonio familiare. Per Rinaldi è stato disposto nei giorni scorsi il rinvio a giudizio tramite la citazione diretta del pubblico ministero, Paola Bonetti. L’uomo, che si è cancellato dall’albo dei commercialisti e svolge un altro occupazione, comparirà davanti al tribunale monocratico di Rimini il prossimo 24 novembre. Il Resto del Carlino