Incursione di Striscia la Notizia all’hotel St. Gregory park. A mezzogiorno in punto Simone, un ragazzo cieco guidato dal cane Derreck, è entrato in hotel con un accompagnatore per chiedere una stanza. Ed è stato puntualmente ‘rimbalzato’, come era accaduto in precedenza a una turista in agosto. Pochi secondi più tardi è entrato in azione il Mago Casanova, giunto in albergo con l’immancabile mantello nero. Il confronto con il titolare, Mauro D’Amico, a un tavolino della zona bar, è andato avanti per decine di minuti, ripresi dalle telecamere.
Fino a quando sembrava che il mago avesse fatto breccia nelle certezze dell’albergatore disposto ad aprire alla possibilità di ospitare i ciechi con i loro cani guida «se porteremo le prove che la presenza dei cani non reca alcun danno agli asmatici» sottolinea il Mago. Ma la promessa strappata da Casanova pare destinata a naufragare. Passano poche ore e D’Amico usa queste parole: «Non si può fare altro che sottolineare il tentativo non andato a buon fine da parte dell’intervistatore di ottenere dichiarazioni non corrispondenti al mio pensiero. Così almeno nella parte iniziale dell’intervista». Insomma a Casanova questa volta non basterà la magia. Servirebbe un miracolo per convincere D’Amico ad ospitare i cani. Mentre la sortita di Striscia viene definita così: «Un non vedente accompagnato da cane guida è entrato nella hall dell’hotel con intenti pretestuosi, proprio per dare il via al servizio». Simone non è un attore. E’ cieco e senza Derreck sarebbe perso. Non finge, ed ha fatto parte del servizio di Striscia per essere d’aiuto a tutti quelli che come lui non fingono. Simone non può vedere sui poster nella hall del St Gregory, tra le foto storiche dei clienti negli anni Settanta, una famiglia in primo piano con il proprio cane. Pare che decenni fa ci sia stato posto qui anche per i quattrozampe, non oggi però. «Purtroppo ho visto più volte – dice Casanova – hotel, ristoranti e altre attività vietare l’ingresso ai cani guida. E tante situazioni andrebbero raccontate. Se non vengono alla luce è perché i ciechi hanno una grande dignità e non sollevano i casi». Tuttavia: «Ora abbiamo un’idea».
PASSANO poche ore e nel primo pomeriggio il mago si materializza in municipio, dove ad attenderlo c’è il vicesindaco Gloria Lisi. «Striscia ci ha proposto di attivarci per realizzare una app – spiega – per dare la possibilità ai non vedenti di segnalare le strutture che non li accolgono». Quante saranno? A dare un numero è nuovamente D’Amico che non ci sta a diventare l’unico caso. «In una Riviera che diversifica la propria offerta 100 non accettano animali». Il Resto del Carlino
