«Eddy sta molto male, non se l’è sentita di venire in tribunale per questa udienza preliminare e noi abbiamo rispettato la sua scelta». I difensori di Tavares, Riccardo Luzi e Andrea Tura, fanno scudo, anche a parole, al loro assistito. Il capoverdiano è rinchiuso in una cella singola nel carcere di Forlì. «Sta male, molto male, continua a professarsi innocente. Continua a dire di non essere stato lui ad aggredire la sua ex», raccontano i legali. Ed in cella le giornate a Tavares appaiono interminabili, senza nulla da fare: è solo con i suoi demoni ventiquattro ore su ventiquattro, con la sola televisione a farla da padrona. Proprio quella tv che, ironia della sorte, spesso lo fa rimbalzare nelle case degli italiani come uno dei protagonisti dei tanti talk show promeridiani. Così Eddy, che all’inizio era apparso granitico, adesso sta psicologicamente cedendo. Ha più volte pensato al suicidio, è disperato. Chi l’ha visto, dietro le sbarre, conferma questa voce: «E’ a rischio suicidio.
Adesso la vita gli appare senza senso, completamente finita». Preoccupati per le sue condizioni, gli avvocati Luzi e Tura, nella prossima udienza davanti al gup, Sonia Pasini, prevista per il prossimo 17 marzo, sono intenzionati a chiedere per lui la perizia psichiatrica. «Stiamo valutando questa opzione–fa sapere l’avvocato Luzi–. Abbiamo anche chiesto l’unificazione dei due processi che pendono sulla testa del nostro assistito, ma ci è stata respinta. Tavares è stravolto da tutta questa vicenda, sente la pressione mediatica su di sè e continua a dire di non essere stato lui. Non riesce a darsi pace perchè afferma di non aver sfregiato Gessica. E’ dispiaciuto per quello che le è accaduto. E chiede di lei, delle sue condizioni. Noi difensori prendiamo atto di queste sue affermazioni anche se sappiamo bene che il processo diventa doppiamente difficile». Adesso gli avvocati difensori dell’imputato avranno altri 8 giorni di tempo per studiarsi le 600 pagine di atti oltre a dvd, tutti prodotti dal pubblico ministero. Si tratta di parte della documentazione relativa all’aggressione con l’acido, subita dalla Notaro e che non riguarda però questo procedimento penale. Infatti ieri Tavares era imputato di stalking a Gessica, di minacce e lesioni ai danni di due dipendenti del Delfinario di Rimini e di maltrattamenti agli animali, al suo cane, per l’esattezza. E proprio dall’accusa di maltrattamenti al suo pit bull è iniziato tutto con l’escalation di violenze, l’ammonimento del questore, il divieto di avvicinamento alla sua ex, fino a quella maledetta sera del 10 gennaio quando, in un attimo, la vita di Gessica è stata rovinata per sempre. Ieri pomeriggio l’avvocato Luzi è andato in carcere da Eddy, trovandolo sconvolto: «Non ce la faccio più», ha continuato a ripetergli il capoverdiano al quale hanno ritirato tutti i documenti dopo la revoca del permesso di soggiorno da parte del questore. Il Resto del Carlino