La Giunta comunale ha approvato il rinnovo della concessione in uso gratuito all’Alma Mater Studiorum Università di Bologna dell’immobile di via Dario Campana (“ex macello”) oggi sede del Tecnopolo. L’atto, con decorrenza dal 6 aprile 2026, prevede dunque la proroga decennale della convenzione tra Amministrazione e Ateneo, che nella sede riminese del Tecnopolo ha insediato il Centro Interdipartimentale per la ricerca Industriale Fonti Rinnovabili, Ambiente, Mare ed Energia (CIRI FRAME) e il Centro Interdipartimentale per la ricerca Industriale Meccanica Avanzata e Materiali (CIRI MAM).
Il rinnovo è propedeutico all’avvio da parte dell’Università di Bologna delle procedure per l’individuazione del soggetto gestore del Tecnopolo, in previsione della scadenza a settembre della convenzione che Alma Mater, Comune e Provincia di Rimini hanno sottoscritto per lo sviluppo della struttura di ricerca, affidata a Uni.Rimini spa.
Due passaggi indispensabili per far sì che si possa procedere ai programmi di potenziamento e sviluppo del polo universitario dedicato alla ricerca e all’innovazione, al centro di un progetto di ampliamento che prevede la realizzazione di nuovi laboratori e la dotazione di nuove attrezzature, allo scopo di incrementare le attività della struttura e rafforzarne la capacità di accoglienza per le imprese e per gli altri utilizzatori, promuovendo iniziative pubbliche di carattere scientifico, tecnologico e industriale.
Nel dettaglio, il progetto prevede un incremento degli attuali spazi di complessivi 600 mq circa, attraverso la ristrutturazione e l’adeguamento del fabbricato “padiglione ex-ovini” e con la demolizione e ricostruzione di un nuovo padiglione adiacente.
Il progetto è finanziato dal bando per l’ampliamento delle strutture dei Tecnopoli dell’Emilia-Romagna, nell’ambito del Programma regionale Fesr 2021-2027, per un investimento di 2,45 milioni, finanziati per 1,5 milioni di euro dalla Regione Emilia Romagna e per 950mila euro da risorse dell’Amministrazione Comunale.
Comune di Rimini