TELEFONATE, sms, persino email, video e selfie. Sempre più distratti dal cellulare alla guida, sempre più incidenti con conseguenze spesso gravissime. Quasi un nuovo sport estremo: l’uso selvaggio dello smartphone al volante dell’auto o addirittura della moto: comportamento pericolosissimo in crescita anche a Rimini. Dati alla mano, le multe della polizia municipale per ‘telefonino alla guida’ nei primi otto mesi di quest’anno, rispetto ai primo 8 del 2014 (1° gennaio – 31 agosto) sono aumentate del 30%, salendo da 375 a 477. Comportano 5 punti tolti dalla patente e 161 euro di multa (112 se si paga entro 5 giorni). Non basta a scoraggiare i guidatori ‘malati’ di telefonino. Del resto, la patente viene tolta solo in caso di recidiva. Non va meglio per ‘omesso uso della cintura di sicurezza’: da 304 decollano a quota 386 (anche qui 5 punti e 81 euro, 56 scontati). Quasi raddoppiate le multe per circolazione senza casco: da 11 a 19 (5 punti e 81 euro). Boom anche per ‘uso iproprio dell’autorizzazione da invalido’: da 128 a 159 (2 punti e 85 euro). Stabili i pirati della strada (da 30 a 29); in calo la ‘circolazione senza assicurazione’ (da 372 a 279, qui multe salate, 848 euro, che scendono a 593 scontati). Alle stelle gli investimenti di pedoni sulle strisce pedonali, passati da 32 del 2014 a 44 di quest’anno sino a tutto agosto. Qui se ne vanno 8 punti dalla patente e 163 euro di multa (114 entro i fatidici 5 giorni). Aumentano le violazioni o aumentano i controlli? «Di certo – spiega il comandante della municipale Fabio Mazzotti – fin dall’inizio del mio mandato si è puntato su maggiori controlli mirati ai comportamenti più pericolosi». «C’è un aumento di sanzioni per uso del telefonino alla guida – osserva l’assessore Jamil Sadegholvaad –: un comporatamento che, anche quest’estate, ha causato incidenti gravissini e anche tragici. Lo stesso per mancato uso di cinture e investimenti sulle strisce. Continueremo con i controlli perché il comportamento sbagliato alla guida, oltre a causare drammi per persone e famiglie, ha un costo sociale elevatissimo. Per questo l’attività dei controlli va intesa come preventiva».
Resto del Carlino